Salerno festeggia la Madonna del Carmine, in migliaia alla processione

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MADONNA-DEL-CARMINERione Carmine in festa per la Madonna del Carmine. Festeggiamenti in programma questo pomeriggio a Salerno dove sono attese migliaia di persone per una delle celebrazioni religiose più attese dai salernitani. La lunga processione della Madonna del Carmine, comincia dal suo Santuario (uscita prevista intorno alle 18,30) percorre le vie del quartiere a lei intitolato, quasi abbracciata dalla folla, mentre i salernitani assiepati ai balconi, abbelliti dalle coperte di famiglia più preziose, lanciano coriandoli e fiori al passaggio.

Il corteo religioso, preceduto dalla recita della preghiera dei portatori e dall’incensazione della statua della Vergine, dura circa tre ore e fa varie soste, tra cui quella davanti alla Clinica Tortorella, luogo di degenza. Quindi via Marino Paglia, con sosta in piazza Filangieri, via Bonaventura Poerio, Via Pio XI, poi il saluto alla Parrocchia Maria Santissima Immacolata, via Costantino Africano, via Paolo de Granita, via Nizza con sosta all’angolo con via Fabio, via San Giovanni Bosco, via Naccarella, via La Francesca e il saluto alla parrocchia di Maria Santissima del Carmine e San Giovanni Bosco.

Dopo aver proseguito per via Musandino, via Vocca, via Iannicelli, con sosta all’edicola votiva, via Gelso, piazza Sinno si torna alla casa madre.  Alla cerimonia religiosa si aggiunge la festa civile: non mancherà, infatti, in piazza San Francesco un ricco programma di eventi in questi giorni: alle ore 18 lo spettacolo degli sbandieratori cavensi e alle 21.30 il concerto della banda di Pellezzano.

Festa grande al rione Carmine, sotto la protezione celeste di Maria. Tutta la liturgia è curata dal Terz’Ordine Carmelitano. Alla seconda festa religiosa della città dopo San Matteo, partecipano i sacerdoti, i religiosi, l’Arciconfraternita, il terz’ordine Carmelitano e le Autorità sia civili che militari.

2 Commenti

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  • Ha la processione un fondamento biblico? Nessuno. Nel libro degli Atti degli apostoli, in cui Luca narra in maniera particolareggiata come si svolgeva la vita della Chiesa primitiva a Gerusalemme; e nelle epistole che gli apostoli scrissero alle Chiese non troviamo traccia di nessuna processione in onore e lode di Dio, o per chiedergli la pioggia o scongiurare una tempesta. Anche per quanto riguarda il pane che veniva spezzato e distribuito ai fedeli in commemorazione della morte di Cristo, non si dice che esso veniva portato in processione per le vie delle città o dei paesi. Anche le processioni in onore di santi o di martiri non esistevano. Invece oggi queste processioni in onore dei santi (quelli veri e quelli falsi) sono molto diffuse in seno alla chiesa romana; ogni anno, in ogni paese, viene portata in processione la statua raffigurante Tizio o Caio che si dice sia il protettore del paese. E il popolo senza intendimento si prostituisce dietro questi idoli muti che sono in abominio a Dio, adorandoli, invocandoli affinché li protegga, ringraziandoli; e così invece che dare la gloria a Colui a cui appartiene la gloria, la danno ai loro idoli. Fino a quando durerà questo? La processione è un’usanza pagana. In Grecia l’inizio dei giochi di Olimpia era preceduto da una processione formata dai magistrati delle città, dai sacerdoti e da rappresentanti delle varie città che si recavano ad offrire un solenne sacrificio a Zeus. Anche in Egitto la processione era un usanza molto diffusa; nel giorno fissato l’immagine del loro dio veniva posta su di un carro a forma di barca, e se la processione procedeva sul Nilo, il sacerdote e il popolo accompagnavano l’immagine del loro dio dalla sponda con danze, cantici e luminarie. Quindi, ancora una volta, emerge in maniera chiara che il cattolicesimo contiene un’ennesima usanza di origine pagana.

  • Da tanto non abito più al Carmine ma ogni anno il 16 Luglio sono lì in prima fila. Un ricordo di bambina con mia nonna e le zie anziane, i miei cugini tutti insieme a far confusione in mezzo alla strada e rincorrerci per arrivare prima della “Madonnina” negli incroci e trovarci nella sua direzione quando la giravano. Tra qualche Padre Nostro, tanti Ave Maria, Salve Regina e canti si arrivava davanti al portone per vederla rientrare tra pioggia di petali e coriandoli, circondati da coperte bianche appese ai balconi. Crescendo ho visto ogni anno questo mio ricordo offuscarsi fino a sparire del tutto. Quest’anno poi è stata una vera e propria delusione, più vicina a una parata che a una processione. Penso che l’anno prossimo non scenderò più a Salerno, preferisco restare nel mio paese dove viene dedicata alla Madonna del Carmine la prima messa della mezzanotte anticipata da una fiaccolata. Conserverò quel ricordo nel cuore rammaricandomi che non potrò far vivere mai ai miei figli quella gioia e quella attesa.

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