“La chiusura dell’area archeologica di Pompei per un’improvvisa assemblea sindacale è una vergogna internazionale che danneggia l’Italia intera.” Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
“E’ doveroso chiedere scusa ai turisti rimasti fuori dai cancelli – prosegue De Luca – senza preavviso alcuno. Simili atteggiamenti sono una catastrofe che penalizza l’intero comparto economico a cominciare dai lavoratori addetti.
“Metteremo in campo tutte le iniziative per sanzionare i responsabili dell’accaduto ed impedire in seguito che simili atteggiamenti creino danni rilevantissimi al futuro stesso di uno dei siti più ambiti ed attrattivi”, conclude De Luca.
Anche per gli sfasulati che fanno finta di lavorare agli scavi di Pompei è finita la ricreazione
mi i problemi dei lavoratori chi li risolve?
le scuse le devono chiedere chi li fà lavorare in quelle condizioni e lei sa bene a chi mi riferisco.
Quelli non sono lavoratori da tutelare ma guappi di cartone ondulato.
allora spieghi invece di fare il sibillino.
che c’è da capire:se sono pochi ,aumentate l’organico e se non hanno voglia di lavorare,sbatteteli fuori e mettete giovani diplomati e laureati che hanno voglia di lavorare.
Le responsabiltità sono sempre di chi comanda.
Lei è l’eterno disoccupato assistito abusivamente da un sindacato parassita. Lei e i suoi amici degli scavi di Pompei venite a lavorare in Algeria,c’e da lavorare e bonificare intere aree di deserto e sotto il sole a 60°.Licenziate questi sotto-sfaticati e fate lavorare nel posticino fisso dipendenti che producono.
Sempre lo stesso ritornello di tutti i dipendenti, rivendicare puntigliosamente i loro presunti DIRITTI, sorvolare sui propri DOVERI, ossia l’efficienza della prestazione per cui si viene retribuito.
In questi tempi dove il lavoro è quasi un privilegio, scellerato chi affossa il datore di lavoro anziché migliorarlo affinché si sviluppi creando nuova occupazione.
non sono disoccupato,non sono assistito,ho lavorato 40 anni in un’azienda privata e le ho già risposto:
che c’è da capire:se sono pochi ,aumentate l’organico e se non hanno voglia di lavorare,sbatteteli fuori e mettete giovani diplomati e laureati che hanno voglia di lavorare.
Le responsabiltità sono sempre di chi comanda.