Omicidio Autuori a Pontecagnano: il punto sulle indagini

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Sparatoria_Pontecagnano_5Non è un caso semplice, quello sul delitto di Aldo
Autuori. Lo si percepiva già ieri sera, dalla tensione stampata sui volti degli investigatori, all’incrocio tra Via Alfani e Via Toscana.I Carabinieri del reparto operativo e del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno (guidati dal ten.col. Pini) i colleghi della scientifica, i militari della Compagnia di Battipaglia e della stazione di Pontecagnano-che conoscono palmo a palmo il territorio- hanno lavorato tutta la notte ed ancora continuano a sentire testimonianze, persone vicine alla vittima, facendo perquisizioni a tappeto nelle case di soggetti già noti alla giustizia e alle cronache locali.

Al setaccio c’è la vita professionale e privata di Aldo Autuori, che insieme ai fratelli era riuscito a mettere in piedi un piccolo impero nell’autotrasporto, con commesse importanti in Italia e sedi finanche all’estero. Un settore di grande interesse economico, dove Autuori potrebbe aver commesso qualche passo falso, avrebbe potuto dar fastidio a qualcuno che non gliel’ha perdonata, mandandogli quei due sicari che, per camuffamento e precisione nell’agire, ricordano tanto gli omicidi di camorra. I killer potrebbero non essere della zona, ma essere stati reclutati fuori. Ed oltre all’ambito professionale di Autuori, al vaglio degli inquirenti c’è quella storia di 15 anni fa, che sembrava sepolta per sempre.

Aldo Autuori nel dicembre del 2000 sparò ed uccise Luciano Merola, al culmine di una lite finita a pistolettate dai due e nata da un diverbio sull’acquisto di una Mercedes. Per quella vicenda, Autuori fu condannato a dodici anni con le attenuanti generiche. Gli affari quindi, ma anche la vendetta: sono queste le due piste su cui si concentrano le indagini apparse subito complesse e destinate a durare, dovendo ricostruirsi il contesto in cui è maturato il delitto, la trama di rapporti tra la vittima ed altri soggetti, riprendere in mano almeno gli ultimi 15 anni di vita di Aldo Autuori.

Fonte LIRATV

AGGIORNAMENTO. Riguardo all’omicidio di Pontecagnano, la vittima è stata uccisa con  10 colpi, per cui, avendo la pistola a tamburo la possibilità di contenere max 6 proiettili, i malviventi hanno fatto azione di fuoco con 2 pistole. 

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