Al netto delle polemiche sui fuochi mancati in onore di San Matteo e delle perplessità forti sulla legittimità del bilancio previsionale avanzate dalle opposizioni, il consiglio comunale di Salerno si ricorderà per l’emendamento sui fondi europei per Piazza della Libertà (di cui parleremo in un servizio successivo) e per il via libera alla manovra di previsione sulle entrate e al piano per le alienazioni immobiliari. Passato facilmente il punto sui servizi a domanda individuale, gratuiti e garantiti nella misura del 37.5% rispetto al totale, il consiglio ha discusso di quantità e prezzo di cessione di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie. Rientrano i casi di Via Vinciprova, di piazza Mazzini e zona Volpe, suoli da mettere all’asta e su cui maturano diritti edificatori consistenti.
Legato a questo argomento è il piano delle alienazioni, già deliberato dalla giunta comunale a giugno e che ricomprende tutti quegli immobili rimasti invenduti e da rimandare con bando pubblico per fare cassa, con prezzi rivisti al ribasso. Rapido è stato il passaggio sul piano triennale delle opere pubbliche: poi il pacchetto di entrate previste dalla tassazione locale (fra Tasi, Tari, Imu, Tosap, tassa di soggiorno e lotta all’evasione si tratta di oltre 100 milioni). Le aliquote sono rimaste inalterate, per entrate dalla Tari, la tassa sui rifiuti, di circa 41 milioni ed il gettito garantito dal contrasto ai furbetti che non pagano (sui 7 milioni di euro). Stesso discorso per Tasi ed Imu: le imposte sui servizi indivisibili e sugli immobili insieme frutteranno rispettivamente 28milioni 800mila euro e circa 14 milioni. La Tosap garantirà 770mila euro, la tassa di soggiorno 380mila euro. Spicca per originalità, la proposta del baratto amministrativo: se dovesse andare in porto, chi ha debiti con il Comune potrà compensare offrendo prestazioni e manutenzioni.
Fonte LIRATV
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