Ideal Standard, il 12 gennaio partirà il processo, lavoratori chiedono giustizia

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idealstandard_salernoProcesso Ideal Standard, il 12 gennaio partirà il dibattimento che vedrà diversi lavoratori dello stabilimento salernitano chiedere giustizia su quello che è diventato un vero e proprio caso in provincia.

“Abbiamo chiesto al nuovo prefetto Malfi, che si insedierà a metà gennaio, di inserire, tra le priorità della sua agenda, quella riguardante la sicurezza sui posti di lavoro.

Ancora troppi e spesso impuniti restano gli episodi di incidenti mortali, come poche sono le ispezioni fatte dagli organi competenti a garanzia di condizioni di lavoro in sintonia con le norme vigenti. Senza dimenticare che restano le problematiche ancora aperte dei tanti lavoratori salernitani, in primis dell’Isochimica e dell’Ideal Standard, che da anni stanno lottando per il riconoscimento della malattia professionale derivante dall’esposizione all’amianto.

Guai a farlo diventare un altro caso Isochimica”, ha dichiarato il segretario generale della Cisl Salerno, Matteo Buono. “Come Cisl, attraverso il patronato Inas e con la collaborazione delle federazioni di categoria, stiamo da anni accompagnando e sostenendo le giuste ragioni dei lavoratori che si vedono negare un diritto sulla base di una legge che non riconosce la progressività delle patologie a chi è stato esposto all’amianto ma anche delle vittime ambientali per esposizione inconsapevole alle fibre di amianto”, ha continuato Buono.

Risposte concrete chiede, dunque, la Cisl su una vertenza che è costata anche la salute di diversi operai. “Per questo motivo ci preoccupa non poco quanto emerge dall’indagine condotta dagli organi di informazione che, dalle testimonianze raccolte tra dipendenti dell’ex Ideal Standard, denuncia che nel sito salernitano sarebbe stato seppellito e poi coperto con il cemento, su ordine della proprietà, tutto il materiale di risulta dell’abbattimento della vecchia struttura, compreso quello composto da amianto”.

Un potenziale danno ambientale che andrebbe subito accertato, anche per prevenire ed eliminare i dannosi effetti. E su cui anche la Cisl vuole vederci chiaro. “Chiediamo alle Istituzioni, a partire dalla magistratura salernitana ed al sindaco facente funzioni di Salerno, Vincenzo Napoli, di attivare ogni iniziativa necessaria, a tutela della salute pubblica e per evitare che si ingrossi il numero delle persone danneggiate, vittime inermi e inconsapevoli dell’amianto”, ha concluso Buono.

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