Al centro della vicenda giudiziaria, le parole rilasciate dal vescovo ad una emittente locale, Rete Sette, il 4 luglio del 2011 a proposito della polemica ingaggiata dall’attore e direttore artistico della compagnia “Velia Teatro” Michele Murino.
Nell’intervista, monsignor Rocco Favale, rispondendo alle accuse di Murino, che tra l’altro lo aveva denunciato all’Antitrust per gestione monopolistica del settore spettacoli del Cilento, invitava a tenere “sempre le spalle dritte”, senza piegarsi “davanti ai ricatti, perché queste costrizioni non sono altro che una forma di camorra un po’ particolare, e le camorre non fanno bene a nessuno.”
. Di qui la denuncia del direttore artistico di “Velia Teatro” e la decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Vallo della Lucania, Massimiliano De Simone, di rinviare a giudizio l’ex vescovo, oggi 80enne a riposo, per diffamazione.
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