Gli azzurri puntano al fattore campo (nessuna sconfitta in casa in campionato) per consolidare il secondo posto. Sarri potrebbe puntare su Lopez e Mertens

“La partita più importante è sempre la prossima”, si affannava a ripetere Maurizio Sarri prima che il silenzio stampa imposto dalla società azzurra tappasse la bocca anche a lui. Dunque, la partita più importante è Napoli-Bologna di domani sera, effettivamente tappa fondamentale nella corsa al secondo posto.
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PREZIOSO ALLEATO — Bisognerà guardarsi dal vecchio “amico” Donadoni, che ha un conto aperto con De Laurentiis dopo l’esonero di qualche hanno fa ed ha battuto il Napoli all’andata dopo averne fermato lo scorso anno la corsa Champions con il Parma già retrocesso. Precedenti che serviranno alla squadra di Sarri, priva per l’ultima volta dello squalificato Higuain, per tenere alta la concentrazione. Bisogna riscattare la brutta sconfitta di Milano contro l’Inter e per farlo il tecnico azzurro si affiderà ad un prezioso alleato dei suoi ragazzi: lo stadio San Paolo. Il Napoli è imbattuto in casa in campionato, sin qui ha un bilancio assolutamente lusinghiero (13 vittorie e tre pareggi) ed anche domani sera potrà contare sull’incitamento di oltre 30.000 spettatori. La piazza d’onore alle spalle della Juve passa proprio per Fuorigrotta, visto che dopo il Bologna da queste parti transiteranno l’Atalanta ed il Frosinone ed anche in considerazione del fatto che il cammino in trasferta nell’ultimo periodo ha fatto registrare una brusca frenata.