Nonostante un potenziale offensivo di primo piano con Coda, Donnarumma e Rosina 42 gol in tre la passata stagione la Salernitana balbetta soprattutto negli ultimi 16 metri e non sembra aver trovato il bandolo della matassa lì in avanti. Anzi il potenziale offensivo granata da asso nella manica si è trasformato in un boomerang che ha costretto il mister a rinunciare alla contemporanea presenza dei tre per avere i giusti equilibri. Eppure i gol, lì in avanti arrivano con il contagocce. Appena 12 quelli fatti ed altrettanti quelli subiti. C’è bisogno della svolta in casa granata.
C’è bisogno di un cambio di rotta e di passo. Finora i numeri non aiutano Sannino nelle scelte anzi gli aggiungono pressione e pressioni. Il mister sa bene che al di là delle frasi di circostanza continua ad essere un osservato speciale da parte della proprietà. Non è un caso che Lotito sabato abbia citato Menichini (un allenatore che le partite mezze e mezze come quella con l’Entella le vinceva). Un modo come un altro per mettere sale sulla coda al trainer di Ottaviano che sapeva fin dall’inizio che allenare a Salerno ed allenare la Salernitana è una cosa bella ma anche tremendamente difficile se non arrivano i risultati
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