Referendum, Piero De Luca in campo per iniziative a sostegno delle ‘Ragioni del Si’

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boschi-a-salerno-piero-de-luca-1Il Teatro Sannazzaro di Napoli farà da cornice, giovedì 27 ottobre alle ore 18:30, all’iniziativa a sostegno delle “Ragioni del Sì”, organizzata dal Comitato Referendario “Ragione Pubblica”.

L’evento dal titolo “Napoli SI riforma”, che sarà presieduto dal Coordinatore Scientifico del Comitato Piero De Luca e dal fondatore dello stesso Francesco Nicodemo, sarà un’occasione di dibattito approfondito e serrato tra alcuni dei più autorevoli e illustri rappresentanti partenopei del mondo delle imprese, delle professioni, della scuola, del terzo settore, della cultura e dello sport.

L’obiettivo del Comitato “Ragione Pubblica” è, ancora una volta, quello di incentivare ed arricchire il confronto sui profili di merito della riforma, sottraendo il dibattito a futili strumentalizzazioni politiche che rischiano di compromettere un’occasione unica per semplificare, snellire e rendere più efficiente e dinamico l’apparato istituzionale e legislativo del nostro Paese.

riforma-siIn tal senso, l’incontro coinvolge per la prima volta direttamente i protagonisti della vita economica, imprenditoriale e culturale del nostro territorio, al fine di mettere in rilievo e precisare il modo in cui la riforma costituzionale dàrisposte serie e indispensabili, attese purtroppo da troppi anni, alle reali esigenze della società civile italiana e del Mezzogiorno. È l’ultimo treno per cambiare volto al nostro Paese, rendendolo competitivo ed attraente nello scenario europeo ed internazionale, così da aiutare l’economia e gli investimenti nei nostri territori. I lavori, moderati da Piero De Luca e Francesco Nicodemo, saranno conclusi dal Ministro dello Sviluppo Economico, On. le Carlo Calenda.

 

Il giorno dopo, poi, venerdì 28 ottobre, alle ore 19, presso l’Hotel Mediterranea, Piero De Luca, Coordinatore Scientifico del Comitato Ragione Pubblica, parteciperà, insieme con il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e al Segretario Provinciale PD Nicola Landolfi, all’iniziativa organizzata e presieduta dall’On. Tino Iannuzzi, che prevede la presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, On. le Dario Franceschini.

8 Commenti

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  • È’ soltanto l’ultimo treno, per la prossima legislatura, che ha questo tizio di farsi inserire in un listino blindato del PD e garantirsi una sicura elezione alla Camera dei Deputati.
    Trovati una fatica con le tue forze ( e le possibilità e le conoscenze non ti mancano) e campaci con dignità come fanno tante persone che si “affermano” senza aprire la Carta di Identità’.
    Proprio per contrastare questa arrogante ed impreparata Casta,un Gran bel NO!!!!

  • Da uno che ha votato De Luca, NO!
    Gradisco ciò che ha fatto De Luca per Salerno ma spero nella vittoria del NO.

  • ma quale SI!!! SE i salernitani voteranno SI siamo tutti morti, non per il M%S, ma per noi per i nostri figli BISOGNA VOTARE NO!!!!! questa riforma ci farà perdere Sovranità, saremo assoggettati alle politiche dei grandi paesi Europei che se ne fottono della nostra situazione, non potremmo votare più per il senato e non è vero che si snelliscono i tempi per legiferare o si riducono i costi. Se si vuole si fa una legge in soli 3 giorni ed i costi passano dagli attuali 550 milioni ( con 315 senatori) a 510 milioni (con 110 senatori non votati da noi) VOTIAMO NO!!!!!!!!

  • ma lo volete capire che questa storia dell’abolizione degli stipendi e del numero dei parlamentari va solo in una direzione?? quella verso un sistema capitalistico americano, dove i politici sono dipendenti delle lobbies. Ficcatevelo bene in testa. E non solo, non si sarà nessuna diminuzione del debito pubblico (che dipende da tutt’altro e in uno Stato conuna moneta propria è un non-problema) né tantomeno semplificazione per lo Stato. Quando hanno voluto, hanno fatto leggi in poche settimane, col sistema bicamerale attuale.

    Infine, col trattato di Lisboa gli stati europei hanno già dato le chiavi di casa alle lobbies europee e americane, quindi resta ben poco da perdere con questo si al referendum truffa. Ma almeno per dare un segnale: per me è un NO secco e senza alcun dubbio.
    Poi continuate a pensare che le mutande di Cota e gli scontrini di Marino siano la causa di chissà quale disastro finanziario.. ma state messi male se la pensate così: si parla di poche centinaia di euro contro miliardi e la sovranità dall’altro..

    NO! senza se e senza ma!

  • Ma il governatore non aveva una occupazione più credibile per costui? Se voleva sistemarlo, a spese dei contribuenti, non poteva fargli fare qualcosa di diverso e utie per la collettività che lo paga?
    Qualcuno mi sa dire cosa significa coordinatore del comitato scientifico del si?
    Entrando nel merito di quanto riportato nell’articolo:
    E’ certamente l’ultima occasione per lui di intraprendere una carriera alle spalle dei contribuenti per tutta la vita e per il padre di avere l’immunità se qualche processo andasse buca. Altri vantaggi non ne vedo per nessuno eccetto per le multinazionali e banche di affari americane.
    Per quale motivo dovrebbe snellirsi l’approvazione delle leggi? Leggendo l’art 70 della schiforma (made Renzi, Boschi, Verdini e Napolitano) non sembra ma è palese il contrario. Inoltre noi non abbiano bisogno di più leggi, dato che ne produciamo di più di tutti i paesi europei, ma di buone leggi che si interessino dei cittadini e non delle banche. Forse il suddetto presidente si rifà allo stesso teorema della Boschi per cui se vince il si si combatte meglio l’ISIS.
    Complimenti come motivazione è davvero convincente, per votare NO ovviamente.
    L’unica cosa certa è che i costi della politica non si riducono (del resto se volevano farlo votavano la proposta di legge del M5S dell’altro giorno di dimezzamento degli stipendi dei parlamentari), il senato non sparirà (sparirà la sola scheda elettorale), i diritti li perderemo e la casta rafforzerà la propria egemonia sul popolo.
    Mi fermo qua per brevità.
    Ovviamente questo lo sa pure il suddetto presidente ma se ne guarda bene dal dirlo perchè rappresenta il pane per la sua vecchiaia.
    Io sarei curioso di vedere se lui è capace di cavarsela da solo, visto anche che il padre sparla sempre di Di Maio che è vice presidente della camera senza, a differenza sua, papà alle spalle.

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