A complicare la situazione nel finale del 2015 la squadra di Torrente andò incontro a tre sconfitte consecutive: 2-0 a Modena, 0-2 col Cagliari alla vigilia di Natale e 2-1 a Como tre giorni dopo (quando Coda segnò il suo quarto gol in maglia granata, a differenza dei 7 centri già siglati in questa stagione). I granata chiusero al terzultimo posto il girone d’andata con 20 punti all’attivo (5 in più del Lanciano, con cui poi si sarebbero scontrati ai play out, e 6 in più del fanalino di coda Como). Visto che il trend non si invertì nemmeno alla ripresa delle ostilità, a febbraio Torrente andò incontro all’esonero (tardivo) e toccò a Menichini condurre in porto una barca che rischiava pericolosamente di affondare.
La Salernitana chiuse la stagione con appena 45 punti all’attivo (frutto di 9 vittorie, 18 pareggi e 15 sconfitte, con 48 gol fatti e addirittura 62 subiti, differenza reti -14). Mister Bollini dovrà provare a migliorare questi dati a partire dalla ultime tre gare del 2016, per vivere un 2017 più sereno e centrare l’obiettivo salvezza con meno patemi rispetto a quello che accadde nello scorso torneo, tra l’altro la quota salvezza potrebbe essersi abbassata attorno ai 42-43 punti, soprattutto se le squadre che al momento sono alle spalle dei granata continueranno a viaggiare con le marce basse. Ad ogni modo, tutto quello che verrà in più sarà ovviamente guadagnato.
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