Lega A: fronte piccole perde pezzi, Sassuolo con big

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Perde pezzi il fronte delle 14 società medio-piccole della Lega Serie A che ieri è entrato in rotta con le sei big sulla modifica della ripartizione delle risorse, una controversia che sta paralizzando l’iter per il rinnovo di presidente e consiglieri federali.

All’indomani dell’assemblea in cui si è consumata la rottura, con Napoli, Roma, Juve, Milan, Inter e Fiorentina (incasserebbero circa 10 milioni di euro in meno con la formula proposta dalle altre società) che hanno abbandonato il tavolo, la tensione negli uffici di via Rosellini era ancora alta e ne ha risentito la riunione della commissione sui diritti tv.

Ogni pretesto, secondo quanto filtra, era buono per scaramucce e non è ancora stata accolta la richiesta delle big di posticipare di un giorno la ripresa dei lavori dell’assemblea, che le 14 rimaste al tavolo ieri hanno fissato a martedì, quando però è in programma l’assemblea generale dell’ECA, l’Associazione europea dei club. “Credo ci siano turbolenze molto importanti ma si dovrebbero risolvere a breve.

Noi siamo abbastanza schierati sulla posizione delle grandi squadre, quindi penso che ci sia la possibilità di trovare un’intesa soddisfacente per tutti” ha dichiarato il presidente del Sassuolo, Giorgio Squinzi, a Radio24, e altri club nei prossimi giorni dovrebbero allontanarsi dal gruppo guidato dal n.1 della Lazio, Claudio Lotito, per avvicinarsi alle posizioni delle big. Si parla ad esempio di Sampdoria e Bologna (servono 14 voti per eleggere presidente e consiglieri).

Non di certo dell’Empoli, come ha chiarito il presidente Fabrizio Corsi: “Le grandi sono ferme a posizione vecchie che esistono solo in Italia, pure la Spagna si è adeguata in merito alla questione dei diritti televisivi. Non capisco perché la Fiorentina stia tra i grandi club – si è domandato Corsi -. Il governo sta mettendo mano a questa situazione.

Si va verso l’intervento sulla legge Melandri. C’è questa frenata dai grandi club come la Juventus che può perdere 15 milioni di euro. Difendono il loro orticello in maniera squallida”.

Non c’è molto tempo per ricomporre la frattura. Lunedì arriverà l’ultimatum della Federcalcio, al massimo un mese di tempo per evitare il commissariamento. Martedì gli avvocati di club e Lega proveranno a trovare una sintesi sul nuovo statuto, ma non è detto che la prossima assemblea sia quella buona per l’approvazione e il rinnovo delle cariche.

Fonte ANSA

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