Pensieri sparsi nel primo caldo quasi estivo (di Cosimo Risi)

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C come clima e P come piogge acide. Sul finire del XX secolo partì una campagna di stampa per denunciare le piogge acide che, cadendo come le gocce nel pineto della poesia di D’Annunzio, avrebbero coperto paesaggio e persone di un acido altamente nocivo. La risposta in Europa, orchestrata dalla Germania, fu che bisognava abbattere il tasso d’inquinamento prodotto dalle automobili: introdurre la benzina senza piombo, detta significativamente verde anche se aveva altro colore, e il catalizzatore nelle autovetture. Il catalizzatore era prodotto dalla Bosch, ditta di punta dell’industria tedesca.

Da allora le automobili sono divenute più pulite. Fino allo scandalo dieselgate. La principale fabbrica automobilistica tedesca viene accusata dagli americani di truccare i dati delle vetture diesel, che in laboratorio risulterebbero più bassi che in strada.

Da allora altra campagna di stampa tesa ad abolire il diesel a favore della benzina o dell’ibrido o, meglio ancora, dell’elettrico puro. Il Signor Suzuki, dell’omonima casa giapponese, pone questo interrogativo: se tutto il parco auto mondiale, che consta di fantastiliardi di mezzi, si converte all’elettrico, come si produrrà tanta energia elettrica da alimentarlo? Si riattivano le centrali a carbone, si aprono le centrali nucleari? I cambiamenti climatici, bisogna prenderli con cautela.

Si dice che la terra si riscalda inesorabilmente, bisogna raffreddarla, altrimenti i ghiacciai si sciolgono e le terre emerse saranno sommerse dagli oceani. Nella nostra piccola esperienza italiana ricordiamo un’estate 2017 torrida, un inverno 2017 – 18 gelido con nevicate tardive come l’uva per il vino passito, una primavera che da freddina si fa caldissima.

C come Camilleri. Andrea Camilleri, a  92 anni e dopo venti anni di successi letterari, scopre di odiare Montalbano. E’ vero – dice – che il personaggio mi ha dato fama e ricchezza ma è così ingombrante da farmi sentire sotto ricatto. Sellerio  costringe benevolmente l’Autore a produrre almeno un Montalbano all’anno, che finirà poi in sceneggiatura per i filmati con Zingaretti che pure si sente fagocitato da Montalbano.

L’editore sostiene che ciascun nuovo Montalbano rilancia la collana precedente con vendite per milioni di copie complessive e traduzioni in quaranta lingue. Come si traduca il vigatese in giapponese, bisognerebbe chiederlo al Signor Suzuki. Prima di Camilleri altri autori hanno odiato i loro personaggi di punta.

Georges Simenon scriveva i romanzi di Maigret a ritmo di fabbrica, mandò in pensione il Commissario per richiamarlo in servizio a furor di lettori. Alcuni critici sostengono che il “vero “ Simenon è quello che non scrive di Maigret. Sarà, ma l’altro Simenon lo leggono davvero in pochi.

C come Craig. Daniel Craig è l’ultimo interprete di James Bond. Dopo quattro film di  successo (specie Skyfall, campione d’incassi) il virile Daniel decide di abbandonare il personaggio per non farsi fagocitare. La produttrice Barbara Broccoli trova l’argomento giusto per metterlo sotto contratto per altri due. L’argomento giusto si misura in sterline.

C come Connery. Sean Connery fu il primo indimenticato interprete di James Bond (vedi sopra). Pure lo scozzese Sean abbandonò 007 per non farsi fagocitare. Si pentì e ne interpretò altri due.

K come Kubrick. Stanley Kubrick è il beniamino dei cinefili di tutto il mondo.  Qualsiasi genere tocchi è un capolavoro. Il capolavoro assoluto lo dirige nel 1968: 2001 Odissea nello spazio. Il Festival di Cannes ne propone la versione in 70 mm per i cinquanta anni della presentazione. Il proiettore a 70 mm è una rarità, noi comuni spettatori dobbiamo contentarci delle riproduzioni in digitale. La colonna sonora resta intatta: fare danzare le  astronavi al ritmo della musica classica fu un colpo di genio di un film di genio.

Cosimo Risi

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