“Se esiste un limite biologico alla vita umana questo non è ancora diventato visibile o non è stato raggiunto”, ha detto all’agenzia di stampa italiana Ansa la coordinatrice della ricerca, Elisabetta Barbi, del dipartimento di statistica della Sapienza. I ricercatori, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si sono basati sui dati relativi a quasi 4000 italiani ultracentenari, raccolti fra il 2009 e il 2015.
“Abbiamo verificato – ha aggiunto – che il rischio di morte accelera esponenzialmente con l’età fino a 80 anni, per poi decelerare progressivamente fino a raggiungere un plateau e a rimanere costante, o quasi, dopo i 105 anni”. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science
Giovanni D’AGATA
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