Colpevole di non aver praticato il cesareo su un embrione già sofferente e che aveva difficoltà ad imboccare il canale uterino.
Indecisione che avrebbe causato la morte di un bimbo durante il parto nel 2010.
Un ginecologo salernitano dopo essere stato condannato in primo e secondo grado ora si è rivolto alla Cassazione per dimostrare la sua innocenza. Si tratta di un medico dell’ospedale di Sarno condannato a 9 mesi per omicidio colposo pena confermata anche in Appello ad aprile scorso
Secondo la ricostruzione fatta anche dei giudici il professionista avrebbe agito violando la norma medica troppo lentamente e, quindi, si sarebbe verificata successivamente la morte del feto che si trovava in una condizione di sofferenza – scrive La Città oggi in edicola – .
Secondo la prima relazione, infatti, sarebbe stata evidente la situazione di criticità come si evince dai tracciati cardiotocografici riferibili ai momenti precedenti al parto, con il decesso del feto della coppia di San Valentino Torio
soffocamento. La seconda perizia ha confermato infatti quanto già era stato detto, seppur parzialmente, nella prima
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