Follia uomini e sangue delle donne. Violenze arginate da Carabinieri e Polizia

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Lascia attoniti il report di Carabinieri e Polizia relativo alle violenze consumate all’interno delle mura domestiche nelle ultime ore in provincia di Napoli (con un episodio anche a Salerno). Una lunga mappa di luoghi, fatti e circostanze che, al di là di risvolti e conseguenze penali, pone interrogativi sulla perdita dei valori fondamentali e sulle motivazioni sociali (ed economiche) di base. Da segnalare – come si legge sul sito de LaDenuncia.it – anche un caso di sottrazione di minore.

Salerno – Gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti –  hanno tratto in arresto un uomo di anni 50 in quanto, nonostante fosse già colpito da ammonimento del Questore per atti persecutori, continuava a tenere nei confronti dell’ex fidanzata condotte moleste e minacciose reiterate, cagionando nella donna un perdurante stato di ansia e paura. I poliziotti intervenivano in soccorso della donna nella centralissima via Sant’Eremita, in quanto quest’ultima era stata inseguita dall’ex fidanzato a bordo di altra autovettura da Cava dei Tirreni fino a Salerno, nonostante i tentativi di disperdere il suo inseguitore.

La donna rimaneva in continuo contatto telefonico con l’operatore della Sala Operativa, consentendo così agli equipaggi delle Volanti di raggiungerla in tempi brevissimi. Alla vista delle Volanti l’uomo tentava una precipitosa fuga ma veniva prontamente bloccato dagli agenti. Presso gli uffici di polizia la vittima sporgeva denuncia raccontando di essere perseguitata da un’immotivata gelosia dell’uomo che iniziava a seguirla ed a molestarla anche sul  luogo di lavoro. Emergeva dalla denuncia, nel corso dei mesi, un crescendo sempre più insostenibile per la vittima delle azioni persecutorie e minacciose. Per quanto accertato l’uomo veniva tratto in arresto accusato di atti persecutori e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che lo collocava agli arresti domiciliari presso la sua residenza, in attesa dell’udienza di convalida.

Torre Annunziata – Un 33enne, convivente con la madre e la moglie, in preda a una crisi d’astinenza le ha malmenate tanto da provocare loro un trauma cranico e varie ecchimosi. Le donne sono riuscite a scappare trovando asilo da alcuni vicini ed hanno quindi chiamato il 112 per essere messe in salvo. Lui, sul pianerottolo, continuava a sbraitare dall’altra parte della porta ed i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, giunti nel frattempo, lo hanno bloccato proprio mentre tirava calci al portoncino.

I militari lo hanno immediatamente fermato e ammanettato. Il 33enne, tradotto in carcere, risponderà di maltrattamenti in famiglia. Le due donne sono state affidate ai medici dell’ospedale di Boscotrecase (Na) e dimesse con una prognosi di 25 giorni ciascuna. In sede di denuncia hanno raccontato tutti gli episodi simili verificatisi negli ultimi quattro anni ma che non avevano mai denunciato alle Forze dell’Ordine.

Napoli – Da almeno sei mesi una 20enne subiva offese e percosse da parte dell’ex compagno 38enne ma non aveva ancora denunciato fino a quando la persecuzione ha raggiunto il culmine. L’altro ieri sera la coppia aveva avuto l’ennesima discussione: l’uomo per tutta risposta aveva trovato la vettura della ex parcheggiata poco distante da casa e dopo averla cosparsa di benzina le ha dato fuoco.

I carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo di Napoli, intervenuti d’urgenza su via del Cassano, dopo avere identificato il 38enne lo hanno rintracciato e tratto in arresto mentre si allontanava dalla zona. In mano aveva ancora una bottiglia di plastica contenente residui di benzina. Dovrà rispondere di atti persecutori, minacce aggravate e danneggiamento a seguito di incendio. Dopo le formalità è stato tradotto in carcere.

Quarto – Ha malmenato la compagna, la figlia 16enne ed il fidanzato di lei che ha tentato di proteggere le donne; ha messo a soqquadro tutta l’abitazione, rotto mobili, gettato a terra effetti personali e suppellettili, poi ha chiuso in casa i tre e si è allontanato. A quel punto le vittime hanno chiamato il 112.

L’intervento dei militari della Tenenza di Quarto è stato così tempestivo ed ha portato all’arresto dell’uomo, rintracciato dai carabinieri poco lontano dall’abitazione mentre vi tornava, forse per liberare le vittime prima che chiamassero le forze dell’ordine. Erano mesi che percosse e ingiurie si ripetevano ma la donna non aveva denunciato. Adesso le dichiarazioni della vittime hanno permesso di arrestare l’uomo che, dopo, le formalità, è stato tradotto in carcere, accusato di maltrattamenti in famiglia e di sequestro di persona.

Napoli – Il 12 dicembre un cittadino ghanese 35enne domiciliato a Villaricca aveva denunciato ai Carabinieri della locale Stazione che la mattina del 10 la sua ex compagna, una cittadina nigeriana 32enne, appena saputo che il Tribunale aveva tolto a entrambi la potestà genitoriale sul loro figlio naturale di un anno e mezzo si era allontanata portando via il piccolo, aggiungendo che la 32enne era sofferente di crisi depressive.

Agli assistenti sociali che seguivano la ex coppia la donna aveva risposto al telefonino che era a casa del fratello a Milano e non aveva nessuna intenzione di tornare. Nelle ultime ore i Carabinieri della Stazione di Giugliano in Campania insieme con i colleghi della Stazione di Villaricca l’hanno rintracciata a Napoli insieme con il bambino. Erano a casa di amici della donna che li ospitavano e ai quali la 32enne ha verosimilmente fornito solo un racconto parziale dell’accaduto. Intanto la 32enne è stata denunciata per sottrazione di incapaci.

Gragnano – I Carabinieri della stazione di Gragnano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Torre annunziata su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di un indagato, con precedenti per spaccio di stupefacenti ed evasione, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali ai danni della moglie convivente.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dai Carabinieri mediante la meticolosa acquisizione delle denunce da parte della vittima e la raccolta di numerose testimonianze (anche di personale medico), ha consentito di accertare le responsabilità dell’indagato che, con condotte perduranti nel tempo, ha percosso e offeso la moglie, costretta più volte a lasciare il tetto coniugale; ricostruire due episodi di violenza consumatasi all’interno delle mura domestiche nel corso dei quali la donna è stata colpita con un bastone in ferro e fatta oggetto del lancio di acqua bollente alla schiena che le cagionavano ustioni di II grado; documentare che la commissione delle violenze avveniva alla presenza dei tre figli minori della coppia. L’indagato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto dai militari presso la casa circondariale di Napoli-Poggioreale.

Marano – I Carabinieri della Stazione di Marano di Napoli hanno arrestato un 46enne rumeno residente a Marano raggiunto da Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP di Napoli Nord, provvedimento deciso sulla base di risultanze investigative dell’Arma dopo indagini iniziate con la denuncia sporta dalla ex moglie 40enne che dal 2008 era stata sottoposta a continui maltrattamenti e atti vessatori. Il 31 ottobre scorso, infine, l’uomo l’aveva picchiata al punto tale da procurarle traumatismi multipli e stato d’ansia giudicati guaribili in 21 giorni come diagnosticato dai medici dell’Ospedale Cardarelli. L’arrestato è stato tradotto nella Casa Circondariale di Poggioreale.

Pozzuoli – I Carabinieri dell’aliquota Radiomobile di Pozzuoli dopo richiesta di aiuto al 112 sono intervenuti d’urgenza in via Pasolini ove hanno tratto in arresto un 30enne del luogo già noto alle Forze dell’Ordine resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre 54enne e della sorella 23enne nonché di minacce e danneggiamento.

Sul posto i Carabinieri hanno accertato che poco prima aveva tentato di estorcere del denaro ai familiari mettendo a soqquadro casa e rompendo mobili e suppellettili nonché minacciando di morte la madre e la sorella per costringerle a consegnare soldi che avrebbe usato per il vizio del gioco e per consumare stupefacenti. Le donne hanno dichiarato di essere vittime di maltrattamenti da parte del familiare fina dal 2006 ma che finora non lo avevano mai denunciato. L’arrestato è stato tradotto nel Carcere di Poggioreale.

Fonte LaDenuncia.it

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