Il Comune di Salerno, nel luglio del 2017, aveva aggiudicato la gara al gruppo d’imprese formato da Iren Energia, Decolight, Novatek eArtlux. Lo scrive Il Mattino
Al bando avevano partecipato altre due imprese: l’azienda francese Blachere Illumination e l’Ati formata da Rbr Light e Metalux di Avellino.
L’appalto riguardava non solo la dodicesima edizione dell’evento, per il 2017-2018, ma anche le due edizioni successive, fino al 2019-2020.
Un accordo per un importo annuo di due milioni e 852mila euro, ovvero 8 milioni 556mila euro per tre anni. Che, con il ribasso del 10 per cento offerto dal raggruppamento vincitore, ha comportato una spesa totale di due milioni e 577mila euro.
La decisione dei giudici romani arriva dopo che gli stessi avevano respinto l’istanza cautelare proposta dalla Iren e sospeso il giudizio a data da destinarsi in attesa della decisione della Corte di giustizia europea, chiamata in causa dalla società torinese.
Fonte Il Mattino
Meno male!!!!
Le luminarie dei francesi erano scandalose, da paesello, con tutto il rispetto per le feste patronali.
Fuori dai co……
Al prossimo evento avrebbero installato zucchine e provoloni!!!!!!
Quindi avremo la solita solfa anche quest’anno con le stesse trite e ritrite lucine
che macchiett ca fa chillu de luca mamma maaaa!!!????
Dalla Cina con furore!!!
giulio. e capirai, l’altra di Salerno installa cozze vongole e cannolicchi ! bell insalata tra tutte e due, importante é spendere gli 8 milioni
Le macchiette le fa ….Salvini.
Meno male che c’è De Luca e ricordo al provolone di anonimo com’era Salerno più di vent’anni fa. La Iren vince e riprende le sue “luci” perché la sua offerta era la migliore e dico io menomale.
Levatele dalle palle, con i soldi risparmiati magari fare solo manifestazioni tipo notti bianche durante i fine settimana, visto che Salerno si riempie solo il Sabato( un po’) e la domenica pomeriggio.
Ma il danno d’immagine causato dai francesi alla nostra manifestazione è incalcolabile
Tutti a parlare male delle luci Iren ed osannare i francesi.
I francesi qua, i francesi là.
Poi arrivano i limoni e tutti a dire che son meglio i torinesi.
Scommetto che a febbraio 2020 molti rimpiangeranno i limoni.
La verità è che non ci sta bene niente e che, magari, è arrivato il momento di cambiare.