21 giugno 1943 Bombe su Salerno: 76° anniversario del bombardamento

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In occasione del 76° anniversario del grande bombardamento della città di Salerno, avvenuto il 21 giugno 1943 alle ore 13.15, in cui persero la vita più di 200 persone, l’Associazione Avalanche 1943 e il Museo MOA, con il patrocinio del Comune di Salerno e della Provincia di Salerno, hanno creato una sere di iniziative per ricordare i tanti salernitani che persero la vita durante i bombardamenti del 1943, e allo stesso tempo per mantenere viva la memoria di quei tragici momenti, che videro la città salernitana coinvolta nella seconda guerra mondiale.

Mercoledì 19 giugno ore 10:00 Conferenza stampa nella Sala Giunta del Palazzo della Provincia Interverranno: Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, Presidente della Provincia Michele Strianese, Presidente dell’Associazione Avalanche 1943 dott. Pasquale Capozzolo, Direttore del MOA prof. Giuseppe Fresolone, Coordina Eduardo Scotti.

Venerdi 21 giugno alle ore 12:30 in largo S. Giovanniello ci sarà la benedizione del quartiere a cura di Don Michele Pecoraro, in ricordo delle oltre 400 vittime dei bombardamenti. In questa occasione ci sarà l’intervento di diverse personalità.
Nello stesso giorno alle ore 13:15 l’Associazione Avalanche 1943 metterà in funzione una delle originali sirene anti aeree utilizzate nel 1943, attualmente esposta la MOA,  per ricordare le oltre 400 vittime salernitane di quel tragico periodo storico che va dal giugno al settembre 1943.

Tale iniziativa ha come obbiettivo principale quello di mantenere viva la memoria storica della città e non avrà alcuno scopo di propagnada politica.

4 Commenti

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  • leggendo l’articolo noto una leggera critica neanche tanto velata verso i bombardamenti alleati questo non è giornalismo mi dispiace dirlo dovete essere obiettivi nel fare informazione, fermo restando che siamo tutti dispiaciuti per i morti di tanti salernitani(c’erano anche i miei nonni durante i bombardamenti, per fortuna rimasti illesi) però la guerra e guerra morte tua vita mea siamo realisti non facciamo i bambini da asilo nido

  • In quel periodo mia mamma era in attesa della mia nascita. Fu costretta a scappare, a sfollare come si diceva. E andò a Cava de’ Tirreni, dove nacqui il 26 ottobre 1943. Ma subito dopo ritornò a Salerno, dove nacquero le mie sorelle e dove io crebbi fino a circa 10 anni. Mio padre era nato a Salerno e tanto bastò per portarmi già in tenera età al Vestuti (allora Casalbore) per tifare Salernitana. Salerno e Salernitana sono da sempre dentro di me e fanno ancora parte della mia vita.

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