Poi ci sono delle persone che hanno altre persone dentro di sé, queste persone sono splendide, umane, bellissime.
Poi ci sono del luoghi magici, luoghi dove la vita e ‘ una continua fioritura di bellissimi rapporti umani ed è proprio in questi luoghi così particolari che la vita si esprime a livelli altissimi.
Sembra un concetto di possesso tra la persona e il luogo, non è così e’ APPARTENENZA.
Arrivare ad appartenersi completamente e ‘ un concetto di fusione, dove la mente diventa totale punto di riferimento in relazione ad un luogo geografico.
Dopo tre giorni così intensi sappiamo che a Salerno, la povertà di idee non esiste, ma esiste la ricchezza di una idea che è quella dell’ appartenenza ad un luogo che è SALERNO, ad una maglia di colore GRANATA e ad un POPOLO di vaste proporzioni.
Popolo intelligente, ma soprattutto affascinante che cresce da solo e si esprime senza un condottiero, senza una grande PRESIDENZA, ma realizza se stesso sempre, dopo una sedimentazione lunga 100 anni di poche vittorie, ma di intense partecipazioni di immensa dignità anche nelle sconfitte e dove L’ATTACCAMENTO alla maglia e la solarità della città prendono sempre il sopravvento.
Una tre giorni ordinata, fantastica, piena di emozioni dove il POPOLO si è espresso nella SUA felicità, coinvolgendo i tifosi granata provenienti da tutta ITALIA per festeggiare la propria squadra, ma soprattutto il proprio carattere che è un tutt’uno con un luogo magico, Salerno.
Il Sindaco ha accompagnato la tre giorni con la SUA presenza e i giocatori che hanno fatto la storia sono intervenuti contenti di riabbracciare il POPOLO e la città.
Non è facile trovare tanta partecipazione e tanta CULTURA SOCIALE in questa ITALIA decadente di valori e di organizzazione.
Insieme, CITTÀ e POPOLO esprimono un concetto ricco di osmosi, la CITTÀ SI APRE AL SUO POPOLO E IL SUO POPOLO SI STRIGE ALLA CITTÀ, il tutto si chiama APPARTENENZA alla SALERNITANITA’.
Adolfo Gravagnuolo
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