Coronavirus: scuole chiuse e niente Carnevale di Venezia. Tutti i provvedimenti

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La diffusione del coronavirus in Italia, che ha visto salire il bilancio dei contagiati e il governo varare un decreto legge con misure volte ad arginare il rischio, ha spinto gli amministratori delle Regioni più colpite – Lombardia e Veneto -, ma non solo, a prendere provvedimenti.

Scuole e musei chiusi, lezioni ed esami alle Università sospesi e stop alle manifestazioni, Carnevale di Venezia compreso. E il Miur ha deciso di sospendere a partire da domenica 23 febbraio 2020 le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, sia per le mete in Italia sia all’estero.

VENETO

Scuole e Università chiuse. Stop al Carnevale di Venezia

Saltano le manifestazioni in onore del Carnevale a Venezia e in tutto il Veneto si fermano scuole ed eventi. “Abbiamo firmato con il ministro Speranza l’ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche, private, la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo”. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante l’unità di crisi a Marghera. Il governatore, che ha sottolineato che sono state assunte misure drastiche, ha precisato che nei prossimi giorni in Veneto saranno evitate “tutte quelle che sono le aggregazioni, private e pubbliche”.

Isolato Vò Euganeo

Sarà isolato il paese di Vò Euganeo: “Sono arrivate indicazioni abbastanza chiare di blindare completamente Vò Euganeo sia in entrata che in uscita, quindi non potrà uscire nessuno e la zona sarà completamente isolata”, ha detto Marcello Bano, vicepresidente della Provincia di Padova, a margine della riunione sul Coronavirus in corso in prefettura a Padova.

LOMBARDIA

Sospesi manifestazioni ed eventi. Scuole e musei chiusi

La Regione Lombardia sta predisponendo un’ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza, valida per tutto il territorio lombardo. Il documento, non appena emanato, sarà trasmesso a tutti i prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci. L’ordinanza sarà efficace fino a un nuovo provvedimento.

Tra i provvedimenti previsti sono contemplati: la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico; sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza; sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

Nel Lodigiano aperti negozi alimentari

Nelle aree ‘focolaio’ del virus, c’è divieto di allontanamento e di ingresso: le zone saranno presidiate dalle forze di polizia e, in caso di necessità, anche dai militari, con sanzioni penali per chi viola le prescrizioni. Ma nei comuni della provincia di Lodi interessati dalla limitazioni imposte dal coronavirus sono “da ritenersi essenziali” e quindi “escluse dalla sospensione dell’attività lavorativa e di trasporto” le attività commerciali di “supermercati, ipermercati, negozi alimentari e quelle connesse al trasporto connesse al rifornimento di prodotti alimentari in quanto tese all’approvvigionamento di beni di prima necessità per la popolazione”. Lo rende noto la Prefettura di Lodi.

PIEMONTE

Niente lezioni per una settimana

Le scuole piemontesi di ogni ordine e grado resteranno chiuse una settimana, a decorrere da domani, per l’emergenza Coronavirus. È quanto emerso dalla riunione nella sede della Protezione civile di Torino a cui partecipano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

ALTO ADIGE

Asili nido e Università fermi fino al 2 marzo. Scuole già chiuse per il Carnevale

La Libera Università di Bolzano e gli asili nido presenti sul territorio altoatesino resteranno chiusi da oggi fino a domenica 2 marzo per motivi di prevenzione sanitaria come previsto da decisioni ministeriali a seguito del diffondersi del coronavirus. La decisione della Provincia Autonoma di Bolzano segue quella presa dai cugini del Trentino nella serata di ieri. In Alto Adige fino a domenica 2 marzo le scuole materne, elementari, medie e superiori sono già chiuse per le vacanze di Carnevale.

La chiusura in questo momento riguarda, quindi, asili nido e le sedi della Unibz di Bolzano, Bressanone e Brunico. Annullate tutte le attività al parco tecnologico NOI di Bolzano e le strutture legate all’università.

 

FRIULI VENEZIA GIULIA

Attività didattiche sospese nelle Università

Tutte le attività didattiche degli atenei del Friuli Venezsia Giulia sono sospese da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo 2020 compresi. Niente lezioni, esercitazioni, tirocini, seminari e similari quindi cosi come gli esami (di laurea e di profitto), le conferenze o i dibattiti (interni o aperti al pubblico esterno) delle Università di Trieste e di Udine e delle sedi collegate e della Sissa (Scuola superiore di studi avanzati di Trieste). Saranno chiuse al pubblico anche le biblioteche e le sale studio.

EMILIA ROMAGNA

Niente lezioni ed esami negli Atenei

In Emilia-Romagna sospensione dell’attività didattica – lezioni, esami, sedute di laurea – in tutte le università della regione da domani, lunedì 24, a sabato 29 febbraio compresi. La decisione, comunica il presidente della Regione Stefano Bonaccini, è stata presa “vista l’alta mobilità degli studenti, in accordo con il ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e le nostre Università”.

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