
Gli aumenti, seppure contenuti, ci sono stati, in concomitanza con le riaperture dopo il lungo periodo di lockdown. Anche a Salerno, nella cosiddetta “Fase 2” – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – costano di più tinte, cerette, gelati, frutta e verdura. Ma i rincari sono dettati dai costi che ogni attività ha sostenuto per sanificazione e dispositivi di protezione individuale. Spese che possono essere detratte solo al 50 per cento attraverso il riconoscimento di uno specifico credito di imposta per il 2020. I primi a finire nel mirino delle polemiche sono stati estetiste e parrucchieri: per una manicure si arriva a spendere anche 14 euro a fronte dei 9-12 pre Covid e per tinta e taglio si superano i 100.
Si va di meno e cosi magari qualcuno fallisce
Auguro a tutti questi speculatori un rapido fallimento. Non censurate perché in democrazia il libero pensiero è libertà
A questo punto chi se ne frega se falliscono, lo vogliono loro
E ti pareva che alla fine chi ci rimette e’ sempre il consumatore!!!!!!!!
Gli aumenti al supermercato sono quelli che fanno più rabbia, perché è uno dei pochi settori che ha tratto vantaggio dalla pandemia…. se non è speculare questo….
Bhe, se mi chiedi a salerno piu di 3.50 euro una margherita, non me la compro. Piu di 80 cent un caffe, non me lo compro. Piu di 10 euro un taglio di capelli, vado da uno studio tipo jean louis david. Pensato al futuro, non a’ cio che avete a un centimetro dal naso