ono consapevoli che per farlo è necessario intervenire con una strategia integrata per la promozione dell’offerta ricettiva e di servizi complementari, per la messa a sistema dei beni culturali, per il rilancio e la valorizzazione delle attività artigianali e, più in generale, per indirizzare i cittadini verso una nuova cultura del turismo e dell’accoglienza traguardata alla qualità, al rispetto dell’ambiente, alla consapevolezza delle opportunità che, un sistema di offerta completo e di qualità, garantisce all’intera comunità, nel breve e lungo periodo.
Tanti gli elementi in comune, ma anche tante originalità possedute dalle tre realtà prestigiose, che le rendono uniche e complementari tra di loro, tra mare, natura, archeologia, paesaggio, enogastronomia, arte, cultura e tanto altro, in un mix perfetto tutto da scoprire e godere.
Diversi sono i settori d’integrazione possibili, dalla promozione del mare bandiera blu, alla creazione di itinerari enogastronomici che valorizzino nel contempo luoghi e panorami unici, come quelli che si ammirano dalle terrazze di Castellabate, Agropoli e Capaccio Capoluogo, rievocando i temi della dieta mediterranea e dei borghi antichi.
Tra i propositi dei tre primi cittadini firmatari dell’accordo, vi sono l’attivazione di partenariati internazionali e progetti di cooperazione interregionale per la creazione di reti di partenariato nel settore del turismo, della promozione e dell’accoglienza nel bacino del Mediterraneo, area straordinariamente ricca di beni naturali, culturali materiali ed immateriali, e nota per le espressioni artistiche, letterarie, artigianali fino a quelle agroalimentari ed enogastronomiche.
Le linee d’intervento che si tradurranno in azioni concrete, includono: promozione, internalizzazione ed incoming; messa a sistema del patrimonio culturale, materiale ed immateriale; riorganizzazione integrata dell’offerta turistica traguardata alla diversificazione della domanda; formazione e sensibilizzazione delle Istituzioni, cittadini ed operatori.
Il turismo costituisce una rilevante fetta dell’economia di questi territori, per taluni anche la più importante. E le giuste azioni, mirate, di promozione e valorizzazione potranno far conoscere i tre gioielli del Cilento ad aree geografiche ad oggi ancora inesplorate, aprendo a nuovi mercati e favorendo in questo modo, la destagionalizzazione dell’offerta turistica.
Quale primo atto concreto è stata firmata, questa mattina, la richiesta di utilizzo del logo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sulle brochure di promozione dell’Area naturalistica di Trentova-Tresino ed i sentieri di Capaccio Paestum, che i tre Comuni stanno predisponendo.
«Questa mattina – ha spiegato il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola – abbattiamo una volta per tutte i campanili per lavorare sinergicamente ad un decollo del settore turistico di tre realtà che sono fiore all’occhiello del nostro Cilento. Una giornata importante per i nostri territori perché segna positivamente la storia dei nostri territori. Voglio sottolineare la lungimiranza politica di questi tre amministratori, che hanno messo da parte il personaggio politico a spese del progetto, i quali sanno che da soli si fa poca strada. Siamo convinti – ha concluso – che stando insieme raggiungeremo grandi successi».
Bravi! La lezione della Riviera romagnola è servita a qualcosa. Speriamo che le ” curve sud ” locali non rovinino tutto…
Bene cosi’…abbiamo dopo mezzo secolo un sindaco cn le palle…Avanti Capaccio Paestum
Ad impedire di affittare case di 50 mq a nero @ famiglie di 10-15 nonni nonne e 10 nipoti.
Poi vi voterebbero i parenti.
Liberate il cilento dalla massa, serve qualitá non varcaturo bis.