Agropoli, positivo al Covid: “un incubo”. Lo sfogo di Arturo in una lettera

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Lo ha definito “Un incubo”. Inizia così la lunga lettera pubblicata sulla sua pagina social da Arturo, il ragazzo di Agropoli risultato positivo nelle scorse settimane al Covid-19 ed attualmente ricoverato in Ospedale. Il giovane ha raccontato la sua esperienza e come sta vivendo questi giorni “difficili” cercando al contempo di chiarire alcuni aspetti della vicenda:

«Sono giorni difficili, tristi. Per colpa del destino, dei giornali, della gente spesso cattiva e ignorante, del pettegolezzo e anche della comprensibile preoccupazione di molti.

Voglio fare un po’ di chiarezza, e per farlo non ho timore di espormi personalmente. Anche perché non cambierà nulla rispetto a una situazione in cui i nomi dei soggetti di questa vicenda sono stati resi noti fin da subito, in maniera quasi automatica, senza alcun rispetto per la loro riservatezza e serenità.

Se l’assenza di privacy può servire alla causa della salute, si accetta anche questa. Ma a ben vedere i provvedimenti delle autorità basterebbero da soli a regolare la situazione, e si risparmierebbe l’inutile stuolo di polemiche e linciaggi ingiustificati. Ma tanté.

Io non ho mai detto di aver contratto il virus ad Agropoli, ho semplicemente fatto presente che quando non si ha la certezza, la prova di qualcosa, è preferibile non parlarne, non riportare come certe notizie solo probabili. 

Non si ha la certezza che io sia stato contagiato a Capri anche perché non ho avuto nessun contatto con i ragazzi di Roma presenti sull’isola. Potrebbe essere come potrebbe non essere. Ma in fondo questo che importanza ha rispetto al giudizio sulla persona?

Dalla fine del lockdown ho svolto la vita dei miei coetanei provando a riconquistare una parvenza di normalità, come del resto i nuovi regolamenti consentivano. Potremmo avere sottovalutato i rischi, è vero, ma essere contagiati non si sceglie.

Ora l’importante è che guariscano presto gli altri quattro ragazzi positivi, che la catena dei contagi si arresti e che al più presto io possa uscire da quest’ospedale. Perchè, credetemi, stare 15 giorni in una stanza chiusa su di un letto d’ospedale non è facile. Sto vedendo tante scene non piacevoli, arriva gente che fatica a respirare, gente che passa dal reparto dove mi trovo a quello di terapia intensiva, persone anziane che soffrono.

Si dicono tante cose senza conoscerle. Vorrei allegarle qui tutte le cattiverie scritte. Qualche agropolese afferma che io abbia girato per Agropoli consapevole dei sintomi del Covid, altri ne approfittano per lanciare sentenze generali su un’intera generazione e sui suoi valori.

Amo la mia famiglia, amo i miei amici, amo la persona che più di tutti mi sta vicino in questo momento, amo tutti voi che mi state mandando un pensiero per farmi stare meglio. Come avrei mai potuto fare del male a queste persone? 

Appena ho avuto il minimo sintomo mi sono chiuso in camera (giovedì), venerdì ho avuto la febbre alta e subito ho chiamato il mio medico che a sua volta ha avvisato l’Asl e sono venuti a farmi il tampone. La mattina successiva mi hanno ricoverato.

A molti piace trovare il capro espiatorio, il colpevole, l’untore anche in una situazione così delicata. La legittima paura di una comunità dovrebbe spingere soltanto alla solidarietà e al rispetto delle regole, e non allo sfogo collettivo verso le persone che volta per volta si trovano a combattere con la pandemia. 

Per questo ringrazio di nuovo coloro che si stanno prendendo sinceramente cura di me, e spero come tutti che quando questo panico sarà solo un ricordo, sapremo comprendere l’importanza, per una comunità, del silenzio e della comprensione».

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  • NON CENSURATE STAVOLTA. Per chi ha scritto: Antonello alle ore 21.51 e Antonello70 alle ore 18.27, 18.32, 18.34. Caro “signore” delle ore 21.51, non ho masi scritto sulla Romania. Vada a vedere tutti i miei post pubblicato su questo sito! Devo immaginare che lei sia autistico, visto che non sa neppure leggere i miei post. Tre ipotesi sul banco: 1. C’è qualcuno che si spaccia per me (Antonello70); 2. Lei confonde, forse, Antonello70 con un altro Antonello. Che, ovviamente, non sono io. 3. Lei non sa neppure leggere o, meglio, non capisce quello che legge. La sfido, mi vada a trovare un solo mio commento sulla Romania. Per il caro “signore” delle ore 18.27, 18.32, 18.34. Credo che ci sia un grosso errore da parte sua. Enorme. A rileggere con più attenzione il suo post delle ore 18.34, mi sono reso conto dell’equivoco… lei mi accusa di non saper utilizzare la punteggiatura. Testualmente: “E rivedi come scrivi, solo di punteggiatura ci sono decine di orrori”. Da ridere, anzi sghignazzare. L’avevo sopravvalutata, nonostante io abbia ben intuito che è un emerito ignorante. Insomma, pensavo che lei facesse riferimento a qualche virgola (in meno) anche se io sono attentissimo persino alle virgole quando scrivo su WhatsApp o su Salerno Notizie. Quindi, mi sento di escludere tale circostanza. E, questo, nonostante sia molto complicato scrivere da un cellulare per replicare alle sue tante stronzate. Alle sue e quelle degli altri. Complicato scrivere da uno smartphone. Ho pensato poi a qualche vocale saltata, sempre per la difficoltà a digitare sul cellulare, del tipo “cred” invece di credo. Sono arrivato ad un’altra considerazione, rileggendo il mio post delle ore 17.05. Testualmente ho scritto: “Non capisci dati. Morti veri. Contagiati. E una lettera come questa riportata da Salerno Notizie”. Lei si riferisce alla serie di punti. Ah ah ah ah ah!!!!! Un ignorante patentato. Un emerito beota. Lei è veramente “uno stupido ottentotto” (citazione letteraria che non capirà nemmeno, deve solo cercarla sul web. Sempre che ne sia capace…). La serie dei punti ravvicinati al posto delle virgole è voluta. Serve a chi scrive per dare più forza ad un soggetto o complemento oggetto. Serve ad ammonire il lettore e a fargli prestare più attenzione su quella frase. Come se il lettore dovesse prestare più attenzione a quella parola. Non capisci dati. MORTI VERI. CONTAGIATI. Dio mio, che disastro! che disastro. Devo pure essere ripreso da un supporter granata che (forse) ha scritto qualche striscione sugli stadi contro la dirigenza e contro i tifosi del nord. Lei è proprio un cerebroleso, lobotomizzato e ignorante. Anzi, è proprio un cerebroleso. Lobotomizzato. E ignorante. Io potrei darle lezioni di punteggiatura e scrittura, glielo assicuro. Lei non è all’altezza di commentare il coronavirus nè di commentare la mia punteggiatura. Tra nè e nè, precdeo qualsiasi sua altra offesa ingiustificata nei miei confronti, non ci vuole la virgola. Glielo ricordo, qualora non fosse arrivato alla licenza elementare. Da ridere. Da ridere ed ancora ridere. Lei è penoso nelle sue invettive. pensa di avere ragione ragionando per slogan ed avendo persino il coraggio di correggere la mia punteggiatura? La mia punteggiatura non la capisce perchè è tropp scars, questa la verità. Come dire in un inglese elementare What time is it? Invece di What’s the time? Che beota! Mamma mia! Legga Raymond carver, tanto per fare un esempio. Potrà capire la punteggiatura, lo stile asciutto e non barocco. Potrà capire come si scrive. Legga Hemingway, potrà capire la prosa asciutta e non involuta degli ignoranti come lei. Moravia addirittura poneva la virgola tra soggetto e verbo. Certo, sarebbe errore ma era una scelta stilistica. Premesso che io non sono Carver nè Moravia nè Hemingway, ma lei davvero vorrebbe dare lezioni di punteggiatura a me??????? Ah ah ah ah ah!!!!! Torni ai suoi striscioni granata, caro il mio ignorante tifoso della Salernitana. La vedo, è come se la conoscessi da sempre. Ignorante, perdigiorno, la spola tra il botteghino dello Stadio Arechi e il centro scommesse vicino casa. Una vita buttata nel c… Come se la vedessi. Ad urlare come un ossesso sugli spalti, a fare a botte con la tifoseria della squadra avversaria. A fare da raccattapallone… Già la vedo, il marsupio a tracolla, il casco rigorosamente non allacciato, le infradito che lasciano intravedere le unghie sporche dei suoi piedi puzzolenti. Vada a fare lo striscione per la partita di stasera, in ballo ci sono i tanto agognati playoff. E per un beota come lei è davvero la massima aspirazione. Comunque, offendere come fa lei senza un motivo reale (mi ha chiamato fallito, nonostante io abbia fatto commenti sul coronavirus e non su di lei; mi ha accusato di utilizzare male la punteggiatura, nonostante lei non sia in grado visto il suo livello estremamente basso di cultura), è un autentico argumentum ad hominem. Ovviamente, diamo per scontato che lei non sappia nemmeno cosa sia e cosa significhi. Può sempre sfogliare un qualsiasi dizionario, magari la Treccani o, come nel caso suo, la TreCavallucciGranata. Sempre che ne sia capace. Per un beota impegnato a fare striscioni per le partite della Salernitana sarà impresa ardua trovare una risposta. E poi c’è sempre in agguato l’analfabetismo funzionale di cui è affetto. Quindi, escluso che lei possa capire anche quello che ho scritto. La saluto, caro supporter granata. NON CENSURATE STAVOLTA, AVEVO GIA’ MANDATO IL MESSAGGIO IERI SERA

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