Campania: pandemia e lockdown mettono in ginocchio le associazioni sportive

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La pandemia, arrivata nel pieno della sua seconda ondata, sta colpendo duramente l’economia del Paese e la socialità, ma ad essere danneggiato è anche lo sport. Sono infatti diversi gli appelli e le lamentele, sui vari media, che arrivano soprattutto dal mondo del calcio, dove rappresentanti di Lega, presidenti di Club di serie A, calciatori, allenatori ed opinionisti hanno più volte manifestato la loro preoccupazione circa i mancati introiti dovuti alle misure restrittive.

Ad essere maggiormente colpite sono però quelle realtà che non hanno voce e spazio sulle testate giornalistiche ed in tv, cioè le associazioni sportive dilettantistiche, che soprattutto in Campania al secondo lockdown rischiano il tracollo. Tanti rappresentanti delle ASD si sono rivolti al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli per poter avere voce in capitolo e chiedere delle misure salva-sport.

“Tutte le associazioni sportive vivono una situazione di profonda precarietà in Campania. Già il primo lockdown è stato un colpo durissimo per queste realtà, ora con questa seconda chiusura, senza strutture pubbliche, molte hanno già chiuso e altre chiuderanno.  Le agevolazioni sono state utili per le strutture pubbliche ma per chi è ospitato da privati i costi sono enormi.

Erano state previste dal Ministro Spadafora degli aiuti per le società sportive ma esse in Campania rappresentano soltanto l’1% delle realtà sportive mentre il restante è formato dalle associazioni che hanno ricevuto ben pochi aiuti.

Noi siamo un’associazione sportiva dilettantistica e non abbiamo capitali consistenti ma le utenze e i costi le dobbiamo pagare, di certo gli 800 euro di contributo sono davvero poca cosa considerando che con la crisi economica generata da questa emergenza l’attività sportiva non è più considerata dalle famiglie una necessità ma un lusso che molti non possono più permettersi.

Insegno ginnastica artistica a livello agonistico, prima gestivo 120 ragazze, ora ne ho 30. Tutta questa suzione si ripercuote soprattutto sui ragazzi che fanno sport sia a livello amatoriale che a livello agonistico, dove ci sono tante realtà che sono un vanto per il nostro territorio e che ora rischiano di non poter più allenarsi.””- raccolta Francesco Imbaldi, Direttrice tecnica centro ginnastica Quasar “Alessandro Imbaldi” e responsabile territoriale di Europa Verde dell’Area Nord di Napoli.

“E’ assurdo che le associazioni dilettantistiche debbano ‘morire’ e nel mentre ascoltare i piagnistei dei milionari del mondo del calcio della Seria A. Il Dio denaro ed il business sono messi davanti a tutto, contano più dell’umanità e questo è davvero triste. Ricordiamo che le ASD formano gli atleti di domani, tolgono dalla strada tanti ragazzi che altrimenti percorrerebbero una strada complicata e sbagliata, aiutano tanti giovani a trovare uno scopo nella loro vita e ad integrarsi nella società. Per questo tali realtà vanno salvate, ho chiesto alla Giunta Regionale di organizzare un tavolo per elaborare un piano salva sport, è nostro dovere farlo.”- sono le parole del Consigliere Borrelli

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