Dopo nove mesi dall’entrata in vigore del decreto Bellanova e dopo tre mesi dall’approvazione del decreto Lamorgese centinaia di migliaia di lavoratori che hanno presentato la documentazione richiesta sono ancora irregolari. Una legge del Dicembre 2020, che permette la ripresentazione delle domande di permesso di soggiorno, rimane ancora oggi inosservata e inapplicata dagli organi dello Stato. Ne chiediamo l’applicazione a livello nazionale.
In base alla sanatoria/truffa del 2020, 207.542 lavoratori hanno versato per la maggior parte di tasca loro gli oltre 600 euro spettanti ai datori di lavoro, ma non hanno a tutt’oggi ricevuto alcuna chiamata da parte del Ministero degli Interni. Oltre cento milioni di euro versati allo Stato senza risultato.
Alle lavoratrici domestiche, ai braccianti, ai lavoratori della logistica, del commercio, della ristorazione, a tutti i lavoratori migranti che hanno fatto domanda di regolarizzazione, lo Stato continua a chiedere di pagare i contributi INPS ma non ha ancora aperto gli uffici per dar loro una risposta.
Questa mancata regolarizzazione mantiene sotto ricatto migliaia di lavoratori, impossibilitati a far valere i propri diritti sul posto di lavoro, ed impedisce di rivolgersi al sistema sanitario in una fase così drammatica a causa della pandemia. Questa condizione favorisce il mancato rispetto di ogni forma di sicurezza sul lavoro e il riproporsi di tragedie, con decine di lavoratori stranieri morti per andare al lavoro con mezzi insicuri o nelle proprie dimore di fortuna.
Un vasto cartello di associazioni, comitati, gruppi spontanei e comunità, si sta organizzando per fare pressione su Governo e Parlamento per ridare dignità e rispetto a tutti i lavoratori migranti. È importante fare il massimo sforzo per costruire un percorso unitario che porti a moltiplicare le iniziative e a realizzare una grande iniziativa nazionale.
MA I MIGRANTI PAGANO LE TASSE?????CHIEDO PER UN AMICO…
I sinistri di le provano tutte per cercare di arraffare qualche voto in più. E visto che il PD è il partito più indagato d’Italia e che gli italiani lo schifano alla grande allora cercano di allargare il loro bacino elettorale anche all’estero. Ma dico io, non sarebbe più facile spostare il partito altrove, magari in Africa, invece che spostare il probabili elettori? Non dimenticate di censurare, mi raccomando.
Egregio signor Riccardo, legga meglio l’articolo, si sta parlando di lavoratrici e lavoratori regolarizzati e contrattualizzati, pertanto vengono versati contributi previdenziali e tasse trattenute su stipendi corrisposti. Peraltro, per il solo costo di ogni pratica, sono stati versati allo Stato 500 euro.
se assunti regolarmente pagano imposte e contributi, come tutti i lavoratori. Se sfruttati con assunzioni in nero, no.
sempre per Riccardo.
E se sono lavoratori sfruttati, chi è lo sfruttatore? E di dove è?
bravi!!difendete i migranti!!!vi fa onore!!! così come siete decisi e volenterosi quando difendere i vostri connazionali……………..ah no……………..
4 neuroni e mal collegati fra di loro, tipico fascioleghiota.