Covid, la Campania tra le regioni che potrebbero cambiare colore dal 26 luglio

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Anche in Italia la curva epidemiologica torna a salire, nella maggior parte dei casi a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus. Se nessuna regione cambierà colore dal 19 luglio, la situazione potrebbe cambiare a partire dalla settimana successiva

Il 26 luglio potrebbe essere la data nella quale alcune zone dell’Italia torneranno a tingersi di giallo con la reintroduzione di alcune restrizioni. Si guarda con attenzione l’incidenza dei casi di ogni regione: sopra i 50 contagi ogni 100mila abitanti in una settimana si esce dalla zona bianca

Attualmente le regioni che rischiano di passare alla zona gialla sono la Sardegna, con un’incidenza di 33,2; la Sicilia, 31,8; il Veneto, 26,7; il Lazio, 24; la Campania, 21,7

Non c’è ancora nulla di certo perché alcune regioni hanno visto l’incidenza diminuire da una settimana all’altra e perché i parametri potrebbero cambiare. Il ministro della salute Roberto Speranza ha affermato che peserà di più il numero dei ricoveri sul passaggio da un colore all’altro di ogni territorio

“In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”, sono le parole di Speranza

Dal monitoraggio Iss del 16 luglio si rileva che “il quadro generale della trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 torna a peggiorare in quasi tutte le Regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato”. A rischio basso ci sarebbero solo Valle d’Aosta e provincia di Trento

A preoccupare è la variante Delta che gli esperti ritengono possa diventare la prevalente in Italia e che, in altri Paesi con un’alta copertura vaccinale, ha portato a un aumento dei casi. Per contrastarla bisognerebbe realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi

Per quanto riguarda le regole nelle varie zone che escono dalla zona bianca, le misure potrebbero cambiare con una differenziazione tra coloro che sono vaccinati e chi non ha ancora ricevuto le dosi

Il Governo sta valutando se regolare gli accessi ai luoghi pubblici, ai ristoranti, ai bar e agli eventi limitandoli a chi ha il green pass, sul modello francese. L’ingresso sarebbe permesso, in questo caso, solo a chi è in possesso di certificazione verde Covid

Alcune Regioni, intanto, hanno varato alcune ordinanze che impongono tamponi per coloro che arrivano dall’estero, mentre il Governo dovrà valutare anche un’ulteriore proroga dello stato d’emergenza in scadenza il 31 luglio. Due le ipotesi:fine ottobre o fine dicembre

3 Commenti

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  • qualcuno viene pagato per mantenere il terrorismo altrimenti non si vaccina piu nessuno e la sperimentazione finisce. Poi pure i covidioti capiranno che ci stanno più varianti proprio dove hanno vaccinato di più, il vaccino è la CAUSA delle varianti ! Lo ha pure affermato Ricciardi da Parenzo in TV!!! quindi l’OMS ha affermato che il vaccino aiuta le varianti! Cercate il video è recente.

  • E chi le rispetta più le restrizioni sui colori….. inutili, siamo vaccinati e immuni a tutto ……….. saluti

  • ma ormai a distanza di quasi 3 anni ma chi volete che se ne fotte dei colori? ormai ci hanno rotto le palle loro il covid e credo che sia solo una speculazione per soldi,i vaccini ma a cosa servono se siamo sempre al punto di partenza?credo che il covid inneschera’ una rivolta nazionale in cui tutti faranno quello che vogliono oppure falliranno come sono fallite le tantissime aziende a carattere piccolo-familiare che poi sono l’ossatura dell’italia,i sig. politici guadagnano da nababbi( vedere gli introiti di renzi-letta-salvini ecc.eec) e noi a barcamenarci tra assistenzialismo e pensioni da fame,ma quan’e’ che tiriamo fuori gli attribbuti e li buttiamo a mare? non censurate come vostra abitudine che non ho toccato il vostro santo padrone…..de luca.

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