Le loro autorizzazioni a vendere, ad esempio patatine, sono delle autorizzazioni amministrative che oggi hanno una condizione: possono vendere patatine solo a chi esibisce un documento che ha determinate caratteristiche”.
Così l’avvocato Gianluigi Pellegrino, esperto di diritto amministrativo, sottolinea che rientra nel “consentito” da parte dello Stato chiedere agli esercenti di attività aperte al pubblico di controllare i certificati sanitari dei clienti e anche i documenti di identità. “I documenti di identità sono già richiesti negli alberghi, su certi mezzi di trasporto, per gli acquisti con carte di credito: insomma non è mica una novità”, aggiunge Pellegrino.
Ah certo!! Qui siamo tutti obbligati a collaborare alle assurde e stupide iniziative di un governo di imbecilli. Ma quand’è che lo stato inizia a collaborare nella vita del popolo che è ormai al limite della sopportazione?