Giffoni, Amodio (Lega) chiede provvedimenti urgenti per produttori nocciole e olio 

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L’adozione di provvedimenti urgenti a sostegno degli agricoltori giffonesi di nocciole e olio con valorizzazione del prodotto anche mediante il ripristino del premio “Nocciola d’Oro” al Festival del Cinema di Giffoni. E’quanto chiede il coordinatore cittadino della Lega, l’avvocato Silvestro Amodio, al sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano.

Sollecitato dai piccoli agricoltori e piccole aziende agricole di nocciole e di olio del territorio locale, Amodio ha prodotto una nota protocollata stamani attraverso cui chiede quali interventi possano attuarsi nell’immediato per risolvere i problemi urgenti evidenziati (danni alle colture per anomalie climatiche, malattie batteriche e danneggiamenti alle piante di nocciolo da parte dei cinghiali) e quali possibilità e prospettive vi sono e vi possono essere per la valorizzazione e per lo sviluppo economico territoriale locale allo scopo di favorire un concreto ed efficace piano di ripresa e di resilienza utilizzando gli strumenti regionali, nazionali ed europei per i prodotti tipici di Giffoni Valle Piana (Nocciola Tonda di Giffoni IGP e Olio DOP Colline Salernitane) anche al fine di garantire un’economia stabile, efficiente e duratura per i piccoli imprenditori e coltivatori agricoli di Giffoni Valle Piana.

“Negli ultimi tempi ho ricevuto molte segnalazioni di disagi attuali e frequenti da piccoli imprenditori agricoli di nocciole ed olio di Giffoni Valle Piana – dichiara Amodio – che lamentano un forte stato di malessere e di trascuratezza da parte delle Istituzioni locali su problemi seri e quotidiani alla coltivazione dei predetti prodotti. In particolare, mi hanno rappresentato che il prodotto della nocciola va coltivato a temperatura 25/26 gradi, ma il caldo torrido ed umido, nonché anomalo degli ultimi anni ha reso la produzione quasi a zero. Per di più, le piante di nocciole sono afflitte da malattie batteriche. Poi c’è anche il problema che i fondi dei noccioleti sono invasi dai cinghiali i quali divorano il frutto e danneggiano notevolmente le piante di nocciolo fino a distruggerle. Gli agricoltori hanno informato del problema della presenza dei cinghiali la Comunità Montana dei Picentini con sede in Giffoni Valle Piana senza ricevere nessuna risposta. Gli interventi della Pubblica Amministrazione sono stati sempre di temporanea ed effimera durata, solo a scopi elettorali,senza garantire la stabilità dell’economia del prodotto agricolo di rilevante importanza per il territorio. Infine, i piccoli agricoltori mi hanno segnalato anche il problema del cinipide del castagno, infatti il territorio comunale di Giffoni è molto vasto (quasi 90 kmq) e vario in altitudine (va dai 120 metri sul livello del mare di Santa Maria a Vico ai 1.600 metri del Monte Acellica vetta più alta dei Picentini dove nasce il fiume Picentino ndr) per cui c’è anche la coltura della castagna che attraversa un periodo di grande difficoltà”.

Nella sua dettagliata nota, l’avvocato Amodio spiega che “il prodotto tipico nocciola tonda di Giffoni Valle Piana ha ottenuto il riconoscimento IGP e l’olio il DOP (Colline Salernitane) da quasi 25 anni, ma fino ad oggi nonostante l’importante e significativa identificazione europea del marchio i prodotti non vengono valorizzati ed i produttori non sono incentivati adeguatamente.

Giffoni nel mondo non è famosa solo per il Festival del Cinema per Ragazzi, ma la storia narra che la cultura Giffonese è importante da secoli per la custodia e la venerazione della Spina Santa donata dal Cardinale Leonardo De Rossi verso la fine del 1300 ed anche per la qualità dei prodotti tipici come la nocciola Tondadi Giffoni e come l’olio DOP. Anzi, all’uopo come negli anni ottanta formulo espressa iniziativa che venga ripristinato anche al Festival del Cinema di Giffoni il premio “Nocciola d’oro”,il quale veniva conferito a personaggi mondiali del Cinema, proprio per dare un significato rilevante al simbolo dell’economia locale territoriale agricola di cui siamo orgogliosi e per consolidare costruttivamente il giusto legame tra la manifestazione cinematografica di grande importanza mondiale culturale e l’economia agricola, naturale ed ambientale di notevole e significativo sviluppo territoriale.

E’ stato anche ufficialmente sottoscritto l’atto costitutivo del Comitato promotore per la candidatura del Distretto Agroalimentare di Qualità Nocciola di Giffoni IGP alla Regione Campania con tutte le componenti interessate, GAL, Consorzio di Tutela, Tonda Giffoni s.ca. (che assume il ruolo di capofila), istituzioni ed imprenditori che dovrebbe portare alla fase successiva del progetto di attuazione al fine di rendere benefici a tutto il territorio dei Picentini. Tale iniziativa deve essere finalizzata a realizzare una rilevante opportunità di sviluppo per i produttori che purtroppo subiscono l’ingiusta concorrenza dell’importazione della nocciola turca che costa di meno, ma è anche di qualità inferiore al prodotto Giffonese.Peraltro, oltre un anno fa (luglio 2020) in maniera propagandistica elettorale alle Regionali 2020, il Sindaco di Giffoni Valle Piana del PD Giuliano con l’on. Piero De Luca e con l’imprenditore locale geom. Angelo Toro hanno inaugurato mediante la posa della prima pietra il nascente opificio industriale del Polo nazionale della nocciola e della frutta in guscio Made in Italy con Agrocepipresieduta dall’ex assessore provinciale del PD Corrado Martinangelo come soggetto proponente, mentre soggetto beneficiario è la Soleo s.r.l. con amministratore delegato Francesco Casillo; tale opera è inserita nel contratto di filiera Frutta a guscio finanziato dal Mipaaf. E’ un progettoche mette insieme nove imprese italiane (sette della Sardegna, una pugliese ed una Campana del gruppo “Soleo” che realizza a Giffoni uno degli impianti della filiera). Questo impianto di trasformazione della frutta in guscio e in particolare la nocciola, nonostante il notevole lasso di tempo trascorso, nonrisulta ancora realizzato ad oggi e non si comprende come possa unire produttori e trasformatori in un unico programma coeso ed in un piano di ripresa e di resilienzaeconomica per dare più valore all’agricoltura locale che soffre irreversibilmente anche per i risvolti negativi dell’emergenza mondiale della pandemia Covid-19”.

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