Ucraina, Blinken (USA) a Lavrov: se la Russia aggredisce la risposta sarà dura

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Ginevra oggi si è tentato di disinnescare la miccia di un nuovo conflitto in Ucraina. Stati Uniti e Russia, infatti hanno provato a dialogare con un incontro, durato circa un’ora e mezza, tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

“Quando mi hai chiamato al telefono e hai proposto di incontrarci per chiarire le nostre preoccupazioni, l’abbiamo considerata una buona idea, perché speriamo che vi consenta di preparare risposte concrete a tutte le nostre proposte e a formulare le vostre controproposte, in caso”, ha detto Lavrov all’inizio dei colloqui a Ginevra.

“Questo è un momento cruciale, speriamo si possa verificare se la porta della diplomazia resta aperta”, ha precisato il capo della diplomazia americana Antony Blinken.

La situazione in Ucraina è molto delicata. Da una parte gli Stati Uniti hanno approvato le richieste dei paesi baltici di spedire armi di fabbricazione americana in Ucraina. Mentre Mosca ha annunciato ampie esercitazioni navali in diverse parti del mondo questo mese, compreso il Mar Nero.

Soltanto ieri Blinken da Berlino è tornato a denunciare “l’accumulo di truppe” russe presso il confine ucraino “ora anche in Bielorussia”, alleata da sempre di Mosca.

Gli Stati Uniti stanno ancora cercando una “soluzione diplomatica” sull’Ucraina, ma assicurano “una risposta rapida e forte” nel caso di un’invasione da parte di Mosca, come ha precisato Blinken stesso proprio durante l’incontro con Lavrov a Ginevra.

Il ministro degli Esteri russo ha ribadito nei colloqui che Mosca “non ha mai minacciato il popolo ucraino” e ancora che “più di una volta abbiamo spiegato che non intendiamo attaccare l’Ucraina”, ha insistito.

Lavrov ha anche precisato, a margine dell’incontro, che la Russia si aspetta delle risposte scritte da parte americana alle proprie richieste “la prossima settimana“.

A far sentire la propria voce è Kiev stessa: “Questi eventi confermano che la sicurezza globale in Europa è impossibile se la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non vengono ripristinate”, ha detto Volodymyr Zelensky, presidente ucraino.

Secondo The Times che oggi cita fonti della difesa britannica, la Gran Bretagna sta valutando l’invio di altre centinaia di truppe nei paesi Nato vicini dell’Ucraina come ‘deterrente’ nei confronti della Russia.

Liz Truss, la ministra degli Esteri britannica, ha lanciato un avvertimento personale a Putin di “fare un passo indietro dall’Ucraina prima che commetta un enorme errore strategico”.

In un discorso al think tank per gli affari esteri del Lowy Institute a Sydney, in Australia, la ministra degli Esteri ha affermato che “il Cremlino non ha imparato le lezioni della storia. Vogliono ricreare una sorta di Unione Sovietica o Grande Russia”.

     

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