Salerno, omicidio 91 enne: l’anziana forse spinta giù dalle scale

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Non ha risposto alle domande del gip Pietro Indinnimeo nell’interrogatorio di ieri: Giuseppe Buono ha preferito il silenzio, ma al suo difensore, l’avvocatessa Mutalipassi, avrebbe rivelato di essere pentito e che la sua intenzione non era quella di uccidere. Nei confronti del 41enne originario della provincia di Caserta, ma residente da qualche anno a Baronissi, è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio della 91enne Maria Grazia Martino e per il tentato omicidio della sorella 87enne Adele. Il delitto si è consumato una settimana fa, sabato scorso, all’interno dell’abitazione delle due anziane donne, in via San Leonardo.

L’uomo è ora detenuto in isolamento nel carcere di Salerno: braccato dagli agenti della Squadra Mobile agli ordini del vicequestore Di Palma fin da subito sulle sue tracce, era stato fermato già nella notte tra martedì e mercoledì, con il provvedimento d’urgenza della Procura diretta da Borrelli, per poi confessare il delitto. Davanti al gip è rimasto in silenzio, perché, come riferito dalla difesa, in stato confusionale e scioccato per quanto successo.

L’uomo, come ricostruito dagli investigatori, si era introdotto in casa per rubare i soldi dei canoni di locazione riscossi dalle anziane donne e custodite in casa. Non è ancora chiaro se ha agito da solo o con un complice incaricato di fare da “palo”. Una volta scoperto dalle due sorelle, nel tentativo di fuga le avrebbe colpite con un bastone di ferro. Dall’autopsia di Maria Grazia sarebbero emersi elementi utili per ricostruire gli attimi in cui si è consumata la tragedia. In attesa di approfondimenti scientifici e della relazione finale, sarebbe già emerso che sul corpo della 91enne ci sarebbero lesioni compatibili con una caduta dalle scale. Da appurare se sia stata spinta o travolta dalla sorella che, invece, avrebbe ricevuto più colpi tra testa e spalle per finire anche lei giù dagli scalini. Sulla dinamica ci sono, quindi, altri aspetti su cui potrà fare luce l’87enne Adele non appena sarà possibile raccogliere la sua testimonianza.

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