Quale è l’impatto sui bilanci dei club di calcio, determinato dagli “errori arbitrali”? Nel corso delle 190 partite di serie A del girone d’andata, “mille sono stati i silente check del Var” con una media di 5,21 a partita (5,59 stagione 22/23, 4,97 stagione 2021/22) , con 71 interventi del Var che hanno sanato gli errori pari ad 0,41 a partita (valore in linea con Liga e Bundesliga, valore più basso 0,45 per le partite di Champions ). (Fonte Gazzetta dello Sport)
Dal punto di vista aziendale, gli errori arbitrali possono avere i seguenti ” impatti sui bilanci dei club di calcio” :
1) mancata partecipazione alla Champions League: Ricavi da stadio (-14,2 mln euro),ricavi da diritti tv (-29,1 mln euro), contributi in c/esercizio (+ 600 mila) , valore della produzione (-87,5 mln ), costo del lavoro (-2,3 mln),costo della produzione ( -3,6 mln), risultato netto di gestione (-71 mln euro);
2) mancata partecipazione all ’Europa League : ricavi da stadio (+5,3 mln euro),ricavi da diritti tv (-22,4 mln), contributo c/esercizio (– 400 mila euro),valore della produzione (-14,2 mln), costo del lavoro ( +4,4 mln), costo della produzione (+14,4 mln ), risultato netto di gestione (24,5 mln) ;
3) retrocessione dalla Serie A alla serie B : ricavi da stadio (-2,3 mln euro), ricavi diritti tv (- 25,2 mln), contributi in conto esercizio (+16,9 mln), valore della produzione (-12,1 mln), costo del lavoro ( – 9,1 mln), costo della produzione (-10,6 mln), risultato netto di gestione (-1,3 mln);
4) retrocessione dalla serie B alla serie C : valore della produzione (-5,6 mln), costo della produzione (+4,3 mln), risultato netto di gestione (-1,1 mln ). ( Fonte Report Calcio 2023)
Le situazioni sopra raccordate, posso determinare anche una minore fidelizzazione dei tifosi verso la propria squadra del cuore, con minori presenze allo stadio e minori ricavi da marketing e merchandising.
Riguardo la fidelizzazione dei tifosi, la Deloitte Italia ha presentato la prima edizione della “Football Fan Experience”, report che ha come obiettivo quello di monitorare il sentiment, le aspettative e i comportamenti dei tifosi delle squadre in Italia. (Fonte Sporteconomy)
I risultati presentati sono frutto di 2.120 interviste di residenti in Italia di età compresa tra i 10 e i 75 anni che si dichiarano tifosi di una squadra della Serie A.
Il nuovo report di Deloitte Italia mette in primo piano le esigenze dei tifosi, disposti ad aumentare la propria spesa a fronte di nuovi investimenti negli “asset strategici”.
Quello dei tifosi della Serie A è un panorama molto variegato, dove primeggia il gruppi dei “tifosi appassionati” (il 37%), seguiti dai “tifosi parzialmente interessati” (22%) e dai “tifosi dei grandi eventi” (21%)
La TV resta principale canale per fruire di contenuti calcistici, percentuale maggiore per i “tifosi over 65” (73%) mentre i “tifosi giovani” (under 35) utilizzano più spesso i social media come canale di interesse
Solo il 37% dei tifosi si ritiene “molto soddisfatto” dell’esperienza che si vive oggi all’interno dello Stadio , mentre il 56% di chi è interessato a visitare il centro di allenamento sarebbe anche disposto a pagare per accedervi
Errori arbitrali: quale “exit strategy”!!
Antonio Sanges dottore commercialista
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