Autonomia differenziata, De Luca: “E’ una truffa: siamo di fronte a secessione”

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Quattro iniziative rivolte agli amministratori pubblici, al mondo della cultura, a quello delle imprese e del lavoro e una specifica su burocrazia zero per “una grande mobilitazione di massa” e per “fare un’operazione verità sul tema dell’autonomia differenziata. Le ha annunciate il governatore campano Vincenzo De Luca scagliandosi contro il ddl approvato dal Senato: ” Una legge truffa”, l’ha definito.
Sullo sfondo l’ipotesi del ricorso alla Corte Costituzionale una volta terminato l’iter legislativo della riforma e la possibilità di scendere in piazza nelle grandi città, soluzione che De Luca dice di non escludere

Una riforma che per De Luca si poggia su una doppia ” operazione truffa basata sulla mancata copertura finanziaria della legge e sul fatto che mentre rinvia i Lep di due anni consente di partire da subito con l’autonomia differenziata in questo modo bruciando 9 miliardi di risorse pubbliche destinate al Sud”. “La prima truffa – spiega De Luca – è che la determinazione dei Lep non garantisce nulla. Ciò che garantisce veramente sono le risorse e da nessuna parte se ne parla. Questo perché determinazione non coincide con finanziamento. Siamo di fronte a una truffa politica evidente . Da nessuna parte si dice con quali risorse si fa fronte. Agli articoli 8 e 5 si introduce senza pudore istituzionale la compartecipazione delle regioni al gettito nazionale e si rinviano i Lep di due anni.

La compartecipazione al gettito nazionale significa spostamento 9 miliardi di euro di Irpef e Iva dallo Stato alle Regioni, dunque non solo non si dice come finanziare i nuovi Lep ma si bruciano risorse statali che servirebbero ai nuovi Lep. Ma che credibilità può avere un ddl se non si chiarisce la copertura finanziaria e si bruciano risorse statali sottraendole ai Lep e ciò a danno del Sud? Ecco perché – osserva – siamo di fronte a una legge truffa che intendiamo contrastare”. “L’articolo 9 – prosegue il governatore nella sua analisi – è una disposizione pericolosa. Siamo di fronte nei fatti alla secessione, si dice che si lavora a una unificazione delle risorse al Sud, il che significa no a nuove risorse aggiuntive e sì a un unico calderone per le risorse destinate al Sud. È uno scandalo dal punto di vista politico”.

“Rilievi rispetto ai quali chiediamo certezze nel merito – ha proseguito De Luca nella sua disamina – sono sanità, scuola e trasporti.Ai sostenitori di questa legge chiedo: siete disponibili a stabilire in questo testo che non è consentita la stipula di contratti differenziati per il personale scolastico e sanitario? non è così altrimenti la truffa si moltiplica e con essa la divaricazione tra Nord e Sud. Se non si chiarisce questo vincolo – sottolinea De Luca – si capisce che stiamo distruggendo la sanità.Già oggi 40 miliardi di euro di fondi vengono dirottati sulla sanità privata convenzionata ma diventa drammatico anche per il Pnrr che finirebbe per accentuare il divario.Ecco perché – osserva De Luca – proponiamo al governo di esplicitare il divieto di contratti integrativi su sanità e trasporti nelle regioni. E proponiamo un modello di burocrazia zero”.

De Luca si rivolge direttamente al ministro Calderoli: “Dice che il suo ddl consente a tutte le regioni di partire dallo stesso piano. Allora decidiamo che quando si parte recuperiamo il divario su posti letto e personale medico in Emilia, Lombardia e Veneto a diamo a tutte le regioni le stesse risorse del fondo sanitario nazionale. Se dobbiamo partire dallo stesso punto equipaggiamo la spesa pubblica e poi chi é capace fa i risultati sennò va a casa. Oggi la Campania viene derubata di 200 milioni di euro. All’amico Calderoli – le conclusioni del governatore – dico che lo prendo in parola quando dice che partiamo tutti dallo stesso piano. Allora autorizziamo le assunzioni nel Pubblico per equipaggiare la Pubblica Amministrazione nelle Regioni”.

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