Gli allevatori del Sud Italia sempre più soli e nel caos per mancanza di risposte

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Il Coordinamento Salviamo le Bufale e la Rete Interregionale conferma la nuova fase di mobilitazione che si avvierà da martedi 16 aprile con un presidio sotto il Ministero della Salute in Lungotevere Ripa 1 a Roma. Dopo che il presidio sarò montato il 16, dalle ore 12 del 17 aprile, presso un camper collocato nel presidio, Gianni Fabbris avvierà uno sciopero della fame finalizzato ad ottenere un incontro con i ministri della Salute e dell’Agricoltura e la nomina del Commissario Nazionale.

Ad affiancare Fabbris, fin dal 17, sarannoa Roma anche Adriano Noviello (allevatore di bufale casertano e presidente dell’Associazione di Tutela Allevamento Bufala Mediterranea) e Sebastiano Lombardo (allevatore siciliano, della Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio).
La conferenza stampa, inizialmente prevista per il 16, per motivi organizzativi e logistici è confermata alle ore 12.30 del 17 aprile nel presidio di fronte al Ministero

“Non c’è più tempo. Non è più tollerabile che gli allevatori delle Regioni Meridionali siano lasciati soli a fare i conti con il fallimento dei piani di eradicazione e gestione della BRC e della TBC, mentre avanza una crisi mortale per i sistemi di allevamento fondati sulla transumanza e sulle produzioni di eccellenza che coinvolge ed aggrava la crisi ambientale, sociale ed economica di aree territoriali strategiche in Sicilia, Calabria, Campagna e Puglia.” sottolinea Gianni Fabbris, presidente onorario di Altragricoltura, a nome del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino e della Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio commentando i dati dei focolai e dei casi di TBC che si estendono (oltre che in Campania), in Calabria e in Sicilia dove sono in corso ulteriori iniziative di denuncia.

“Il fallimento dei Piani di gestione della BRC e della TBC in queste 4 regioni non può più essere nascosto e contribuisce ad accelerare la crisi degli allevatori meridionali in un momento delicatissimo per la transumanza nel Sud, che si fonda sulla movimentazione delle greggi, impedita dalla applicazione di regole dannose per gli animali, per l’economia e il territorio oltre che incapaci di risolvere i problemi sanitari.

Se il fallimento dei Piani sbagliati di eradicazione rischia di cancellare un Patrimonio per il Paese (La Transumanza è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO), gli allevatori impegnati a fornire latte e materia prima per prodotti quei prodotti di eccellenza come, ad esempio, la Mozzarella di Bufala, sono ormai ridotti a dover chiudere le stalle lasciando il campo alla produzione industriale ed al latte che proviene da fuori delle aree DOP senza garanzie.”.

Da tempo chiediamo alla politica ed al Governo di mettere in cambio una inversione di rotta sui piani di eradicazione della BRC e della TBC in modo da risolvere i problemi delle zoonosi, da scongiurare la chiusura delle aziende e da avviare un Piano di rilancio dell’Allevamento. Da mesi gli allevatori meridionali (i sindaci e i tanti tecnici delle strutture territoriali lasciati allo sbando per gli effetti del fallimento) attendono che venga adottato dal Consiglio dei Ministri il provvedimento di nomina del Commissario Nazionale sulla BRC e la TBC che risolva i problemi nelle 4 regioni (ultime in Europa) ovvero in Sicilia, Campania, Calabria e Puglia. Ogni giorno che passa aggrava la situazione e complica le soluzioni.

Per questo è decisivo che il Governo adotti senza ulteriori indugi il provvedimento di nomina del Commissario in modo da avviare il lavoro di soluzione delle Zoonosi e, al tempo stesso, affianchi una forte azione di rilancio e tutela dell’allevamento nelle Regioni e per i settori coinvolti”

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