Alessandra Riglietti, 43enne proprietaria dell’Horse Club Pignatelli, è stata infatti condannata a quattro anni e otto mesi per aver sparato due colpi contro Annibale Locatelli, 45enne dirigente di polizia con cui conviveva da tempo. Il motivo, individuato dagli inquirenti, è semplice. Come riporta IlMessaggero.it, i due avevano deciso di sposarsi e Alessandra stava organizzando ogni dettaglio del matrimonio. Poi, all’improvviso, la tremenda scoperta: le nozze che i due celebravano non potevano avere alcun valore, dal momento che Annibale Locatelli era, per legge, ancora vincolato alla moglie da cui si era separato. A informare Alessandra era stata proprio la moglie di Annibale.
Come se non bastasse, dopo aver scoperto dello stato civile del compagno, la Riglietti era venuta a sapere di una terza relazione intrattenuta dall’uomo con la commessa di un negozio nei pressi della loro casa. Per questo l’ira della donna si è tramutata nel tentato omicidio: Annibale Locatelli è sopravvissuto per miracolo, dal momento che i proiettili lo hanno trafitto al petto. Lo riportano il Corriere della Sera e l’Unione Sarda. Durante le perquisizione, in casa della coppia sono stati rinvenuti 100 mila euro in contanti e una pistola non registrata su cui si cerca ancora adesso di fare luce.
TENTATO MASCHICIDIO ma di queste cose non si parla mai. Boldrini dimettiti
5gha, ben detto, mi hai tolto il commento ! è bene riflettere su questi fatti e su questo modo di comandare l’informazione, magari cercando di capire il perché di queste false campagne. Il femminicidio non esiste, i dati istat al contrario dicono proprio che sono in calo e siamo pure tra i paesi europei in cui le donne sono ammazzate di meno. E pure se esistesse un fenomeno del genere, c’è già il reato di omicidio e nessun attenuante di genere, quindi è un discorso assolutamente inutile. Una donna non vale più di un uomo, un vecchio più di uno di mezza età e via dicendo.