Il regista di Buonabitacolo Dario Tepedino narra Luther Blissett 

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Il documentario “Luther Blissett – informati, credi, crepa”, prodotto dalla bolognese Dadalab e diretto dal giovane regista Dario Tepedino, originario di Buonabitacolo, racconta le biografie di Luther Blissett e parteciperà alla 15esima edizione del prestigioso festival dedicato al documentario internazionale nella sezione Arte e Musica.

Il film, scritto e diretto con la giornalista Elisa Ravaglia, ricostruisce e racconta le vite di Luther Blissett e le più famose e riuscite beffe ai danni dei mass media: dalla trasmissione Chi l’ha visto ai telegiornali Rai, da Studio Aperto alle prime pagine dei quotidiani locali e nazionali per dimostrare la fragilità del sistema dell’informazione.

Le bufale di Luther Blissett, antesignane delle moderne fake news, si muovono al confine tra lo sberleffo e la performance, rifiutano qualsiasi etichettatura o gabbia identitaria.  Nell’estate dei mondiali di calcio del 1994, a Bologna, un altro Luther Blissett è pronto a scendere in campo, e a far parlare di sé i mass media.

E’ il Luther Blissett Project, un movimento artistico-culturale di lotta alla falsità del sistema mediatico e al copyright, è un “multiple name” dietro il quale, nel giro di pochi mesi, iniziano a parlare, scrivere e agire centinaia di persone in Italia ed Europa. Dal 1994 al 1999 il movimento diventa celebre per le sue azioni multiformi, ma anche per le pubblicazioni letterarie come ‘Q’, il best seller scritto dai componenti dell’ala bolognese del Luther Blissett Project, che poi diventeranno i Wu Ming.

“A vent’anni dal seppeku del Luther Blissett project – spiega il regista Dario Tepedino – abbiamo provato a raccontare l’origine e l’evoluzione delle fake news “bufale”, tema quanto mai attuale. Dalle invasioni dei marziani di Orson Welles al finto sultanato dell’Occussi Ambeno, dai “falsi”del Male fino alle fake confezionate ai mass media dal Luther Blissett project. Allo stesso tempo parlare del Luther Blissett project significa parlare forse di uno degli ultimi grandi movimenti culturali italiani, un progetto vasto che tratta anche tematiche legate al non culto dell’individuo-il multiple name, alla lotta al copyright, e alle pratiche della psicogeografia. Luther è un eroe popolare moderno dai tratti indecifrabili”.

Intanto, c’è molta attesa per la proiezione del documentario del regista buonabitacolese che sarà presentato, in anteprima mondiale, alla quindicesima edizione del prestigioso festival internazionale dedicato ai film documentari e di finzione.

 

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