E’ stato necessario chiudere temporaneamente la circolazione sul viadotto Gatto per le operazioni di spegnimento e rimozione del mezzo avvolto dalle fiamme
Per l’assessore comunale De Maio quanto accaduto è frutto della casualità e nulla ha a che vedere con la sicurezza del viadotto Gatti
Di parere diametralmente opposto Antonio Cammarota, presidente della commissione trasparenza e candidato sindaco de “La Nostra Libertà”. “Il Viadotto Gatto è pericoloso e continueremo a denunciare portando la vicenda in commissione trasparenza, in quella sede ottenemmo la revisione mai fatta prima della intera struttura» – dice Cammarota –
“Mancano le corsie di emergenza, manca l’illuminazione e tra l’altro i recenti lavori hanno portato solo ad una tinteggiatura. Il manto stradale è compromesso e quindi ne va della sicurezza automobilisti e scooteristi”.
Ma ancora denuncia Cammarota: “Avevamo proposto lo stop ai mezzi pesanti nei weekend e nei giorni festivi ma ancora regna l’indifferenza generale, nonostante il sangue già versato sull’asfalto ”.
Da qui, prosegue Antonio Cammarota: “La nostra proposta di delocalizzazione del porto commerciale, nostra storica battaglia che porteremo avanti. Il porto ha bisogno di spazi adeguati, di una economia di scala, ma soprattutto di stare lontano dal centro della città”.
Potevano delocalizzato anni addietro, ora è tardi, hanno occupato tutto il litorale con portucoli e cazzate varie favorendo gli amici degli amici
Il porto va fatto sul tratto di litoranea tra Battipaglia ed Eboli!!! Con i soldi che si sono spesi per i vari interventi da quando è stato ultimato quello attuale, che ha ucciso Salerno, e con gli ultimi inutili lavori in corso, ne avrebbero fatti almeno due!! Però i nostri politicanti sanno sperperare molto bene i soldi pubblici, anche per personale tornaconto, ovviamente, ed è questa l’unica dote che possiedono!!!!
Non è che forlo prima o dopo avrebbe rappresentato una operazione di semplice portata, quasi indolore, e con problematiche di tipo insediative, organizzative e gestionali facilmente affrontabili e risolvibili.
Senza contare tutto l’indispensabile e non eludibile contorno dei costi economici e finanziari.
Si dice che c’è un impegno storico nel sostenere la tesi della localizzazione. Ma qui si tratta dello spostamento di un porto commerciale verso un altro ancora inesistente e non di un trasloco da casa a casa.
Poi, se l’ex porto commerciale dovesse essere ricondizionato ad usi turistici, costi e altre implicazioni non sarebbe affatto trascurabili.
Di tutto questo é stato tenuto conto nell’escursus storico della vicenda e nell’impegno profuso per sostenerne la necessità? Esistono documentazioni che riportino calcoli e valutazioni, non dico dettagliati al livello progettuale esecutivo, ma almeno con apprezzamenti di massima riferiti a blocchi omogenei?
Ma scusate si sta facendo un casino della miseria…. ma se succedeva nel centro cittadino o su una rampa autostradale o tangenziale o ancora se non esisteva la cosiddetta “rampa” succedeva sulla strada via napoli -porto (esattamente com’era qualche annetto fa) c’era lo stesso il politico di turno che gridava allo scandalo? Allora invece di fare populismo fare i politici veri quelli che portano innovazione, il porto va delocalizzato , lavorate in questo senso…invece di fare i cartolai.
Immaginate fosse successo nella galleria che vedremo, forse, nel 2100
In tema delocalizzazione, Salerno Sud mediti sul sintetico contenuto del precedente commento e ragioni su tempi, costi e tutto il resto, che occorrerebbero per soddisfare i suoi desideri.
Il camion ha preso fuoco xcke difettoso poteva succede ovunque ma il genio della lampada avrà un altra delusione