A rincarare, seppur in modo assai capzioso, ci ha pensato la trasmissione di Radio24, “La zanzara”, durante la quale un finto presidente del Consiglio ingannava, telefonicamente, monsignor Vincenzo Paglia che, confidenzialmente, gli partecipava, quindi, i non entusiastici umori vaticani sul fatto. Repentino e diplomatico, padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, provvedeva, poi, a distinguere e chiarire.
Al netto delle ragioni, vere o fittizie, che sottendono la o le vicende, c’è un qualcosa che va oltre Roma stessa. Riguarda, a mio avviso, l’immagine complessiva del Paese ed il suo prestigio, di cui la nostra rappresentanza dovrebbe sempre, sempre tener conto, in particolare all’estero.
Marino, non sta certo registrando simpatie, consensi o solidarietà particolari: da “mafia-capitale”, al “funerale Casamonica”; dalle posizioni assunte dal Governo, con i superpoteri conferiti al prefetto, Franco Gabrieli, segnatamente in previsione dell’imminente Giubileo, al viaggio a Filadelfia; passando, ad esempio, per il caos dei trasporti e così via.
Ci sarebbe da chiedersi, pure, come il PD guidato dal segretario-presidente, Matteo Renzi, e dal presidente-commissario, Matteo Orfini, di cui il sindaco è espressione, sta affrontando e con quali risultati, le molteplici problematiche del partito romano, ad esito dei tanti spiacevoli accadimenti e non solo.
Allo stato, non credo sia in discussione la integrità del professor Marino, ma ritengo si ponga, immanente, un problema di adeguatezza e di tenuta della figura politica, fortemente indebolita.
Sarebbe ragionevole se, ancorché il primo cittadino stesso, fossero i singoli schieramenti che compongono la sua maggioranza, a dover operare scelte nette, chiare e necessarie. Staccare, coraggiosamente, la spina e restituire ai cittadini di Roma il sacrosanto diritto-dovere di esprimersi, contingenze nonostante ed a prescindere? O, invece, sostenere l’amministrazione con poderose iniezioni di fiducia ed inequivocabile supporto al suo operato – pur da rimodulare – prevenendo ed evitando il tessere di qualche maldestra trama di palazzo ordita, forse forse, ad hoc?
Speriamo non bisogni affidare ai posteri l’ardua sentenza.
editoriale a cura di Tony Ardito, giornalista opinare
ma a chi interessa questo articolo .ma quanto vi da per pubblicare i suoi articoli.. aria fritta
non ci piace invece il precedente e non ci piace il modo con cui viene attaccato meschinamente dall’opposizione con toni di stampo camorristico.
Se il sindaco Marino ha fatto bene o male il suo lavoro saranno gli elettori romani a deciderlo.
Nulla da eccepire sulla attenta disamina della situazione politica e amministrativa che attanaglia la Capitale… Mi piacerebbe leggere un qualcosa di simile tarato sulla Campania in generale e su Salerno in particolare…
Egr. sig. Ardito, la questione è semplicemente politica!
I comuni che attualmente andrebbero commissariati sono due Roma e Salerno.
Uno per tutti gli scandali e l’inadeguatezza di Marino, l’altro per i debiti, rischio default, mancanza di trasparenza nella gestione del denaro e della cosa pubblica.
Renzi non ha alcuna intenzione di farlo, non avrebbe più la maggioranza, salterebbe l’amico a Napoli, sarebbe la sua fine e fallimento come politico, ne è perfettamente cosciente, e’ troppo scaltro e per non esserne consapevole!
Devo dire che, ancora una volta, il Cavaliere (Ardito) riesce a rendere in un coerente contesto giornalistico fatti, opinioni ed eventi apparentemente sconnessi tra di loro! Sempre gradevole la lettura, sempre interessante il contributo. Rimane se mai un legittimo dubbio….; ma se a qualcuno la lettura del lunedì mattina non interessa, perché non se ne va a passeggio?
Ma questo che lavoro fa….