Cosa succede in città – Furti e rapine a Salerno (Le reazioni dei salernitani)

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corso_garibaldi_traffico_sitaA Salerno, nelle ultime settimane, si sono verificati numerosi furti e rapine a mano armata. Molteplici sono le zone della città interessate dal fenomeno: centro zona orientale, Ogliara. Una Sala Slot sita nel centralissimo Corso Garibaldi è stata rapinata per ben due volte nella stessa settimana: i delinquenti hanno messo a segno due colpi per una somma complessiva di 21.000 euro. Secondo il questore Anzalone, bisogna distinguere tra semplici furti, causati probabilmente dalle contingenze economiche, e tra rapine organizzate da vere e proprie bande criminali. In ogni caso, ci sarà un incremento delle forze dell’ordine nelle strade della città campana per provare ad arginare questo fenomeno criminale che attanaglia cittadini e commercianti.

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8 Commenti

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  • Salerno è una città sicura e civile, ma si trova a pochi minuti da quel cumulo di munnézza compresa tra Napoli e Caserta. Ieri sono stati presi due rapinatori di Giugliano mentre tentavano di rapinare le poste di Ogliara. L’altro giorno altri due rapinatori napoletani presi a Torrione. L’altra volta ancora due napulilli che cercavano di portare via un’auto dal parcheggio di via Vinciprova. La cronaca è piena di questi episodi. Non c’è soluzione politica, né amministrativa. E’ una questione culturale e soprattutto genetica: di padre in figlio. Anche quando diffidi un napulillo delinquente con il divieto di mettere piede a Salerno, la loro provincia di residenza non li condanna, perché ha problemi più importanti dei nostri. Così il giorno dopo, si mettono in treno e tornano nell’isola felice della Campania. Leggete la cronaca, provengono sempre dal napoletano e dal casertano, sono fatti documentati e facilmente verificabili. Via i venditori di calzini e i parcheggiatori da Salerno, che ritornino nella loro bellissima terra dei fuochi, tra munnézza, diossina e delinquenza.

  • Salerno è una città sicura con un’alta qualità della vita. Smettiamola di dire sciocchezze, accendiamo i nostri cervelli tutti insieme e proseguiamo insieme il percorso iniziato dall’amministrazione comunale per portare Salerno verso il futuro.

  • Ma dico io ancora che nel 2016 fate discriminazioni in base al luogo di appartenenza?
    Poi pretendiamo che non si facciamo discriminazioni di razza o di sesso, quando poi qua c’è gente che odia altre persone che abitano a pochi chilometri (avellinesi, napoletani ecc ecc).

    Per me dovremmo crescere parecchio a livello culturale, che siamo veramente messi male.

  • solo il questore di Salerno non si è ancora reso conto che Salerno è una città invivibile e da diversi anni. Da parecchio tempo la gente invoca la tranquillità, la pulizia da questa FECCIA che ha fatto e sta facendo il loro porco comodo rubando scippando ed impaurendo chi vorrebbe soltanto vivere in santa pace senza sottostare alle vessazioni di queste carogne i cui nomi sono per giunta ben noti alle forze dell’ordine! E non si dica, per favore, che tutti provengono da Napoli e Caserta: stupida scusante per coprire la delinquenza locale la quale, visto il non controllo di chi lo dovrebbe esercitare, se ne sta tranquilla e beata…Sveglia, cari concittadini, altrimenti ce li troviamo in casa senza accorgercene!!!

  • Non è discriminazione è cronaca quotidiana. Credo che anche i napoletani perbene discriminano questi personaggi. Che poi provengono tutti da quelle zone, purtroppo non possiamo farci nulla. Da anni avviene lo stesso fenomeno anche qui nel Cilento. Portano da noi i loro problemi, compresi i parcheggiatori, i cantanti neomelodici e purtroppo la cronaca nera. Adoriamo Napoli e i napoletani, ma i rapinatori sì, li discriminiamo, anche nel 2016. Spero possa discriminarli anche tu caro Mario.

  • Mi dispiace per coloro che accusano unicamente i Napoletani, ma il rapinatore che ha sparato alla ragazza incinta nel caf è un 54 enne Salernitano, come la mettiamo adesso?

  • Caro Adolfo il caso del CAF è un gesto folle e criminale che va condannato a vita, sul piano legale e umano. Rientra in quella quota di gesti folli che ritroviamo in tutto il mondo, ma non fa parte di un sistema organizzato, piuttosto di un gesto criminale e folle di una persona disperata. Quello che dice Giovanna è giusto. La cronaca nera di Salerno e della provincia di Salerno, quasi interamente dal napoletano, poiché lì ci sono sistemi di organizzazione criminale, radicati nel tessuto socioculturale di certe aree della nostra regione. Il signore che vende i calzini giù al mio palazzo è napoletano e se ne vanta pure, con un’aria molto arrogante. Non lo vedevo da un mese, quando poi a un certo punto ho visto la sua bella faccia neomelodica sul quotidiano, poiché sorpreso a rapinare un negozio insieme ad altri suoi amici partenopei, tutti finiti in galera. Tra poichi mesi, io riavrò sotto casa il mio vecchio venditore di calzini e i suoi colleghi avranno imparato che in fondo pochi mesi passano subito e che Salerno rispetto a Napoli rimane ancora una facile preda e soprattutto con meno concorrenza.

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