Trenta pullman carichi di operai idraulico-forestali, dieci soltanto dalla provincia di Salerno. Sono partiti in tarda mattinata alla volta di Napoli, per dare vita ad un presidio pacifico di palazzo Santa Lucia e rivendicare quanto loro dovuto: decine di mensilità arretrate, in alcuni casi addirittura venti stipendi per una condizione di vita divenuta insostenibile. In migliaia si ritrovano a Santa Lucia per un diritto che però non è sufficiente a garantire loro il futuro.
Senza una legge sulla forestazione, infatti, anche con il pagamento degli stipendi arretrati poco si può programmare sulle attività future, sull’impiego di migliaia di lavoratori nella difesa del suolo, la prevenzione degli incendi e del dissesto idrogeologico, la tutela del territorio in genere. Alle 17 di stasera, secondo indiscrezioni che apprendiamo da fonti sindacali, l’assessore regionale all’agricoltura Daniela Nugnes avrebbe convocato le parti sociali per fare il punto della situazione. Sul piatto ci sono le annualità dal 2011 ad oggi da sbloccare, con l’annuncio della Regione di voler pagare almeno il 2012 ed il 2013 sulla base dell’approvazione del bilancio gestionale; ma mancano i mandati di pagamento che, allo stato, non risulta la ragioneria regionale abbia emesso, perché di soldi, accantonati, ce ne sarebbero davvero pochi.
Fonte LIRATV
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