
“La storia di Mara Carfagna le impone di intervenire a difesa dei più deboli e delle donne. Restiamo garantisti ma Renzi e De Luca devono spiegare perché un condannato in primo grado per violenze contro le donne può entrare nello loro liste. Può capitare perché vale la presunzione di innocenza ma la politica non può restare in silenzio”. Cosi in una nota il senatore Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia.
MA IL CERTIFICATO PENALE CHI LO DEVE GUARDARE DE LUCA? IAMM BELL IA. ORA PERO’ MI PREME SAPERE GLI ALTRI CONDANNATI D’ITALIA INSERITI NELLE LISTE PER REGIONALI E COMUNALI. SONO TUTTI STINCHI DI SANTO????
De Luca, giá condannato e impresentabile, candidato alla Presidenza aveva il dovere e obbligo di controllare chi fossero i soggetti che compongono le liste che lo sostengono.
Essendo il primo impresentabile, cosa faceva si permetteva di escludere gli altri? Chi rimaneva a suo sostegno, forse pochissimi, da contare sulle punte delle dita.
Sta agli elettori se credono nella legalitá, nel vero cambiamento e crescita della Campania non votare né lui, né le sue liste, ne tutti gli altri che si trovano anche nella liste di Caldoro o altre.
É ora che la Campania si desti, si liberi dei rami secchi e dia l’esempio in Italia, é in gioco il suo stesso futuro!