Il rischio di longevità (di Angelo Giubileo)

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angelo_giubileo_2Il Rapporto annuale dell’OCSE sulle pensioni 2014 mette in rilievo per il nostro paese tre questioni, peraltro comuni, anche se in diversa proporzione, ai sistemi previdenziali vigenti nei restanti paesi europei.

In breve, si tratta di: 1) tendenziale invecchiamento demografico e aumento della speranza di vita degli stakeholders, ovvero gli attuali e futuri beneficiari delle prestazioni; 2) sostenibilità finanziaria dei sistemi PAYG (pay as you go, ovvero “servizio che viene pagato nel momento in cui viene utilizzato”); 3) solvibilità finanziaria dei sistemi DC, ovvero a prestazione o contribuzione definita, come ad esempio i fondi pensione.

In termini economici (rendiconti annuali) e finanziari (a partire dai bilanci di cassa), il Rapporto svolge un’analisi evidentemente prospettica, di breve medio e lungo periodo, avendo come obiettivo di riferimento l’equilibrio finanziario dell’intero sistema.

In ordine a ciò, è altresì evidente che le attuali tendenze dell’invecchiamento demografico e dell’aumento della speranza di vita rappresentano reali pericoli per l’equilibrio del sistema, ovvero in ordine alla misura del rapporto tra l’ammontare dei contributi o premi da versare e l’ammontare corrispondente delle prestazioni finali.

E quindi, i fattori essenziali che hanno incidenza sul rapporto sono: il tempo di pagamento delle prestazioni e l’adeguatezza delle prestazioni medesime. Ad esempio, la riforma delle pensioni, introdotta con la legge 214 del 2011, e meglio nota come Legge Fornero, di fatto ha posticipato il pagamento di prestazioni pensionistiche per un periodo di circa sei anni e quindi ottenuto due effetti: direttamente, un effetto finanziario positivo e prolungato per le casse dello Stato; indirettamente, l’effetto di garantire l’adeguatezza degli assegni di pensione da pagare.

Per il futuro, a giudizio dell’OCSE, due sono le questioni per l’Italia: a) mantenere la sostenibilità finanziaria del sistema pay as you go di pagamento delle pensioni; e nel contempo b) sviluppare l’attuale mercato, piuttosto asfittico, dei fondi pensioni. In ordine a quest’altro sistema, a garanzia del rischio di longevità, l’OCSE suggerisce anche, ai fini delle prestazioni, di aggiornare gli indici di calcolo relativi ai nuovi tassi di mortalità.

Angelo Giubileo

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