Ad accorgersi per primi dell’anomalia sono stati i giovani imprenditori agricoli che di recente hanno avviato la propria attività: oltre all’iscrizione annuale al registro per le imprese, alla Camera di Commercio e agli adempimenti richiesti dallo Stato, si sono visti recapitare un bollettino di importo fisso (poco più di 300 euro per tutti) per l’iscrizione ad un servizio commerciale tramite portale per il cui utilizzo è obbligatorio il versamento della quota. Coldiretti, ricevuta notizia della cosa e riscontrato che la stessa società di servizi era già finita nel mirino per altre vicenda analoghe nel resto del Paese, ha deciso di avvertire i propri associati, invitandoli a non pagare visto che il servizio (tra l’altro a quanto pare inesistente) non è affatto obbligatorio ed addirittura potrebbero ravvisarsi gli estremi di una truffa. La Camera di Commercio, infatti, non sa nulla di questa storia.
Fonte LIRATV
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