Saldi flop, Confesercenti: «Crisi economica e freddo tra cause»

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saldi-shoppingNon sono affatto entusiasmanti i dati relativi alla prima settimana di saldi in Campania. Rispetto al 2015, quando ci fu già un calo rispetto all’inizio dell’anno precedente, c’è stato una ulteriore diminuzione del 10% delle presenze e delle vendite nelle varie strutture commerciali.


«Il calo è evidente
– spiega Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania e Napoli  – ed è dovuto a diversi fattori. Innanzitutto alle difficoltà economiche delle famiglie che hanno sempre minori possibilità di spesa. In secondo luogo il grande gelo che ha colpito l’Italia, Campania compresa, non ha incentivato i consumatori, inducendoli sempre di più a riversarsi nei centri commerciali industriali, con la conseguenza di un calo anche di più del 10% di presenze nei negozi sotto casa che sono in grave difficoltà».
Dati allarmanti che si innestano su un percorso negativo delle aziende della Campania.

«Negli ultimi cinque anni le 550mila aziende campane – spiega Schiavo – hanno perso 1 miliardo e 230mila euro di fatturato, a causa della più grave crisi economica degli ultimi 60 anni. In questo modo, purtroppo, è facile spiegare i motivi della chiusura di 16 esercizi commerciali al giorno, per una cifra di 6000 in un anno. Una crisi che questo inizio a rilento dei saldi amplifica e che è dovuta anche alla crescita dei centri commerciali industriali, alla progressione dell’acquisto on-line tramite lo sviluppo dell’e-commerce».
Per Confesercenti Napoli e Campania, con Vincenzo Schiavo in testa, le soluzioni da proporre sono diverse.«Innanzitutto una regolamentazione certa dei saldi, senza eccedere in promozioni o offerte, senza anticiparli senza autorizzazioni, altrimenti nessuno più acquista a prezzo pieno. Due volte l’anno credo che vada più che bene.

In secondo luogo sono contrario alla liberalizzazione del commercio: il mercato esiste fin quando ci sono delle regole, senza di esse i deboli sono destinati a soccombere sempre. Insistiamo, infine, nel rilancio del negozio di quartiere, che porta anche benefici alla zona, visto che – conclude Schiavo – il pagamento delle tasse produce servizi per la comunità».

2 Commenti

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  • Il problema sono le tasse elevate che il governo e le istituzioni locali non diminuiscono, anzi si cercano sempre più soldi per salvare le banche ed aumentare i privilegi della casta.
    Se il popolo non si sveglia, saremo destinati a stare sempre peggio.
    Una risposta l’avremo a Marzo se, come probabile, Bruxelles boccerà il bilancio del governo italiano imponendo il ricorso al fondo salvastati per il salvataggio di MPS che è stato spolpato dal PD. Ebbene ricorrere a questo fondo significherà che ci commissariano il governo e la Troika entrerà in Italia così come lo ha fatto in Grecia dove, di fatto, ha portato i greci alla fame. Se non ci svegliamo e mandiamo a casa questi abusivi sostituendoli con cittadini seri ed onesti che hanno a cuore il destino italico, faremo la fine dei greci e nessuno sarà esente, neppure coloro che sono raccomandati politicamente e pensano di essere al di sopra delle parti.

  • a Salerno questa crisi non c’è a dire del Comune, ci sono le Luci d’Artista …

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