Battipaglia ricorda il poeta Italo Rocco

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Il prossimo 21 marzo, in coincidenza con l’arrivo della primavera, giorno fissato dall’UNESCO per sottolineare il valore dell’espressione poetica come mezzo di trasferimento della memoria, nonché espressione di dialogo tra le varie culture del pianeta, Battipaglia, nella sala conferenze di Palazzo di Città, con inizio alle ore 17,00 ricorderà un suo figlio illustre: Italo Rocco.

All’evento prenderà parte, con un saluto, anche al sindaca di Battipaglia Cecilia Francese. Previste le testimonianze di Alfonso Andria, di Alberto Granese e Annalisa Giancarlo, dell’ex sindaco Enrico Giovine, di Mario Mello e di don Ezio Miceli. A coordinare la manifestazione Gabriella Pastorino.

Nato ad Ottati, negli Alburni, si trasferisce a Battipaglia con il matrimonio nel 1942, restandovi sino alla morte. I germi della sua vocazione editoriale si manifestano con un saggio edito nel 1947 dalla Tipografia Pizzuti nel 1947 sul sistema penale dantesco. L’impegno di docente, la militanza politica, la responsabilità nell’Azione Cattolica non gli danno la serenità di dedicarsi alla lirica ed all’attività editoriale.

Negli anni 60 con la presidenza della Scuola Media di Capaccio, all’ombra del Getsemani, della Madonna del Granato e delle vestigia dell’antica Paestum parte la produzione lirica con “Palpito della terra” (1964), cui segue “Segreto richiamo”, “Ed aperte le braccia”, “Quartiere di periferia” ed “Ascolto il palpitare della sera”, Le raccolte sono presto esaurite, molte liriche sono inserite in antologie scolastiche, giungono i primi allori e riconoscimenti nazionali ed internazionali.

La produzione viene ristampata nel 1972 con il primo volume de “Il Canto dell’Umanità”, cui segue il secondo nel 1995 ed il terzo viene presentato postumo alla Mostra di Oltremare di Napoli un mese dopo la morte nel dicembre 1999.

Nel 1965 fonda la rivista cui dà il nome di “SILARUS”, dedicando le sue energie intellettive sino al numero 207 ed abbinando ad essa il Premio letterario di poesia, narrativa e saggistica. Sia la rivista (oggi giunta al numero 309) che il Premio (arrivato alla quarantanovesima edizione) vengono oggi continuate dai figli Lorenza, Pasquale e Pietro.

La poesia di Italo Rocco e la rivista hanno avuto il merito di portare il nome della nostra cittadina all’attenzione degli ambienti culturali nazionali ed esteri. La poesia verte sul tema centrale dell’essenza della vita, che è un continuo percorso che vede come connotazione centrale l’insegnamento evangelico dell’amore verso i fratelli, tendendo alla pace tra tutti i popoli.

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