Lotito dunque si conferma padre padrone di Lazio e Salernitana muovendo i fili a suo piacimento a seconda dei casi e delle circostanze. Ovviamente dopo il terremoto Bielsa e la virata su Inzaghi la sua strategia aziendale non fa una piega. Sarebbe però opportuno avere lo stesso tempismo e la stessa risolutezza quando bisogna affrontare le questioni di casa Salernitana. Ad esempio Minala era un giocatore che se fosse stato inserito a luglio in organico avremmo visto ben altro campionato. Così come il caso Terracciano.
Infine il pensiero del patron sulla Lazio con l’auspicio che possa essere modellato anche sulla Salernitana: “La società non ha nessun interesse a vendere nessuno. L’unico problema è che i giocatori non sempre sono delle bandiere e preferiscono altre soluzioni. Quello che ricaveremo dalle cessioni lo utilizzeremo per prendere altri giocatori più forti. Qualunque cosa succederà, la società rinforzerà la squadra e prenderà qualcuno ancora più forte.
Noi non abbiamo bisogno di vendere. Alcuni giocatori abbiamo fatto di tutto per trattenerli, ma se non accetteranno, ce ne faremo una ragione. Ci adegueremo e ci faremo trovare pronti perché c’è anche il rischio di perderli a zero. Abbiamo fatto una programmazione di crescita. Noi vogliamo solo delle persone che combattono per la Lazio, che abbiano senso dell’attaccamento. Abbiamo fatto un bel gruppo, se qualcuno andrà via speriamo di sostituirli con altri giocatori migliori. I nostri giocatori devono scendere in campo seguendo il nostro motto che è “non mollare mai”.
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