Il processo vede imputati tecnici comunali ed imprenditori. A darne notizia Andrea Pellegrino sul quotidiano Le Cronache oggi in edicola.
A rischiare la condanna e quindi responsabili del cedimento del solaio, ognuno per la sua parte, sono secondo la pubblica accusa il progettista Vincenzo Nunziata , il collaudatore Massimo Della Casa , gli imprenditori Armando ed Enrico Esposito della Esa costruzioni, incaricata dell’esecuzione dei lavori, i professionisti Sergio Delle Femmine , che ha svolto funzioni di direttore operativo delle strutture, e Marta Santoro, che ha assunto la direzione dei lavori dal febbraio 2012), il funzionario comunale Antonio Ragusa con funzioni di Rup (responsabile unico del procedimento).
Gli imputati rispondono dei reati di rovina di edifici e di violazioni delle procedure nelle zone sismiche. Un crollo costato, per ora, caro al Comune di Salerno che negli ultimi mesi ha riappaltato i lavori per la messa in sicurezza del cantiere di Santa Teresa. La prossima udienza si terrà il 18 settembre.
Il cedimento dei dodici pilastri,
Per i pm, nella realizzazione di quel cantiere ci fu fretta di eseguire i lavori, tanto che furono avviati anzitempo, ancora prima di avere il parere del Genio civile, ente abilitato ad esprimersi per le strutture in costruzioni in zone sismiche. Una fretta ingiustificata che ha portato a compiere errori gravi e a mettere a rischio l’intera struttura, poi avviata all’abbattimento perché diventata insicura e instabile per i cedimenti strutturali.
Ma insomma questi giudici vogliono proprio mettere i bastoni tra le ruote? Ma lasciatelo lavorare che lui sa come distruggere per bene Salerno e loro gli vogliono far perdere tempo con insulse procedure da rispettare