Le Società Economiche furono istituite da Gioacchino Murat nei capoluoghi di provincia del Regno di Napoli (1808-1815) con lo scopo di sviluppare principalmente l’agricoltura, ma anche l’artigianato, l’industria, il commercio ed i traffici marittimi.
La Società Salernitana, detta anche del Principato Citeriore, fu creata con un Regio Decreto del 1812 ed è oggi l’unica sopravvissuta. Suo organo di divulgazione e di informazione è stato dal 1845, e lo è tuttora, la rivista “Il Picentino”.
Con l’Unità d’Italia, le Società Economiche furono assorbite dalle Camere di Commercio (1862) e dai Comizi Agrari (1866) e, quindi, andarono gradualmente scomparendo con l’eccezione di quella di Salerno che, grazie ad illuminati imprenditori e professionisti della provincia, ha continuato la sua opera benemerita con assoluta indipendenza di pensiero e di azione.
Fra i suoi meriti del passato vanno ricordati la creazione dell’Orto Agrario di Salerno, dove furono sperimentate le prime varietà di cotone, di gelso e di pomodoro,ed il decisivo impegno per la nascita della Scuola di Agricoltura di Eboli.
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