Abbraccio tra la prof e le sue alunne 30 anni dopo: il web le ha fatte ritrovare

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«Ti ricordi di quella insegnante di Salerno, Maria Coppola? Era molto brava, una prof modello. Chissà dove ora? Sarebbe bello ritrovarla e riabbracciarla» Tutto era cominciato più o meno così tra un gruppo di ragazze di Cava de’ Tirreni, classe ’76 che, parlando tra di loro e dei ricordi della scuola, avevano tirato dal cassetto una vecchia foto ed un desiderio: avere notizie di quella insegnante di italiano avuta  in classe, alle medie, negli anni novanta

Il gruppo di ragazze si rivolge a Salernonotizie ed avendo solo una foto si affidano alla nostra redazione per condividere il loro desiderio. La news fa in poco tempo il giro del web ed arriva a destinazione. E’ la figlia dell’insegnante a mettersi in contatto con noi dopo aver riconosciuto la madre in una foto un po sbiadita ma preziosa per ritrovarsi 30 anni dopo. E così è stato: Annamaria Adamo, Silvia Bilietto, Mara Gioiello, Monica Di Marino, Mariagrazia Bisogno , Tiziana Raimondi e Lucia Milione hanno potuto riabbracciare la loro adorata insegnante.

Ecco il loro racconto di una giornata speciale: «Dopo l’ aiuto di tanti vostri elettori e le successive condivisioni dell’articolo a noi dedicato siamo riuscite ad incontrare la nostra insegnante Maria Coppola. È stata un emozione indescrivibile: lei molto commossa e noi emozionate quasi come al primo appuntamento.

L’ospitalità ricevuta da parte della nostra amatissima professoressa Maria Coppola e di suo marito Raffaele Salzano è stata davvero degna di ciò che lei ci ha trasmesso. E’ stata una insegnante esigente ed autorevole, ma per noi è stata molto di più di una prof. Ci siamo raccontate tante cose, ricordi, episodi particolari. Come se fossimo tornate indietro nel tempo a trent’anni fa. Difficile descrivere quello che abbiamo provato.

Ci piace ricordare un gesto importante che la nostra insegnante fece per noi nell’ultimo anno delle medie: noi ragazzine tredicenni abitanti di una frazione di Cava dei Tirreni dove lei era di ruolo come insegnante di italiano ci invitò un giorno a pranzo a casa sua. I nostri genitori non ebbero alcun timore a mandarci da lei che viveva all’epoca a Capezzano. E non c’erano i cellulari ed i modi di controllo che esistono oggi per i figli quando escono

Oggi siamo mamme e ci chiediamo quanta fiducia hanno avuto all’epoca i nostri genitori a mandarci dasole in casa di una professoressa fuori città. La risposta sta nel gesto che abbiamo fatto “Lei è speciale” e lo sapevano anche i nostri genitori.

Vogliamo raccontare questa storia perché di storie belle ne abbiamo bisogno. Vorremmo dire a tutti gli insegnanti di essere amorevoli con i vostri alunni, di trasmettere amore, fiducia e rispetto.
Auguriamo a tutti di trovare sul proprio cammino una insegnante come Maria Coppola.
Ci siamo ritrovate con la promessa di non perderci piu.. Grazie a tutti
“Le ragazze della “I”»

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