Le proposte della Confederazione Sindacale al Presidente De Luca per la fase 2

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“La ‘fase 2’ dovrà essere una ‘nuova primavera’ per la Campania in cui, nella piena salvaguardia della salute e del contrasto del coronavirus, bisognerà tutti contribuire alla ripartenza economica e sociale della nostra Regione, favorendo la ripresa delle attività economiche e salvaguardando la salute e il lavoro”.

E’ quanto afferma il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi, che ha inviato le proposte della Confederazione sindacale al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

“Al fine di garantire una fase 2 in sicurezza per il mondo del lavoro, abbiamo proposto che la Regione finanzi le attività di sanificazione e le modifiche organizzative e strutturali dei luoghi di lavoro, potenziando anche il controllo da parte degli Ispettori del lavoro, anche richiamando chi è in pensione, e l’impiego delle associazioni di Guardie ambientali nonché dei lavoratori della platea Bros e dei percettori del reddito di cittadinanza nelle attività di interesse pubblico” – ha spiegato Ronghi.

“Abbiamo predisposto ed inviato al Presidente della Regione un’articolata proposta finalizzata a prevedere misure non solo una tantum ma anche durature per salvaguardare imprese e i posti di lavoro – ha spiegato Ronghi – ed in particolare: abolizione dell’Irap per l’anno 2020; contributo ai fitti per le attività commerciali, artigianali, professionali e teatrali fino a marzo 2021; l’apertura immediata dei ristoranti, delle pizzerie e delle pasticcerie per il cibo da asporto; l’apertura dei cantieri edili, lo sblocco degli appalti, l’ampliamento delle platee delle micro imprese e dei liberi professionisti e lavoratori autonomi per l’accesso ai bonus previsti dal precedente Piano socio economico, l’introduzione di un bonus per i lavoratori stagionali di tutti i settori e la ripartenza di tutte le attività legate al settore turistico, contributi per la digitalizzazione delle attività commerciali per affrontare il nuovo modello di mercato, la predisposizione di una piattaforma on line per corsi teorici per enti di formazione accreditati con la Regione e una forte azione volta alla  semplificazione amministrativa per agevolare l’accesso alle misure previste anche attraverso una sorta di ‘conferenza di servizi’ unica e deliberante in tre giorni per avviare cantieri ed opere pubbliche e private bloccate dalla burocrazia”.

2 Commenti

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  • Potete riaprire tutte le attività che vi pare ma se poi la gente non ci va? specialmente turismo e ristorazione saranno in ginocchio comunque.

    Dopo la ripartenza nulla sarà più lo stesso, non nascondiamoci dietro un dito, il vero problema è questo. Bisogna pensare in termini di adattamento alla crisi non di ritorno al passato, le cose rimarranno cosi per un bel pezzo.

  • 20.37, certo, grazie all’ottusità o la connivenza della politica, e non vedo differenza in questo tra pd, lega e 5s.. Era ovvio che questa chiusura non aveva senso e avrebbe solo ucciso l’economia, e a cascata avrebbe ucciso la gente per motivi conseguenti..
    Si potevano chiudere eventi pubblici, luoghi affollati, ma lasciare la maggioranza di attività produttive, e invece eccoci qua. Gente che ha perso il lavoro, tra cui io, e famiglie da mandare avanti nonsi sa come, permeno di 300 morti di polmonite in Campania, contro i 16200-totali dell’anno scorso stesso periodo. Ok, i dati non sono omogenei, ma: i 300 sono CON e non PER covid, ormai è chiaro; i 16200 includono tutte le morti per qualunque causa e mi chiedo: dove sono i morti per altre cause quest’anno?? abbiamo risolto il cancro, infarti, ischemie, epatiti, tbc, meningiti, avvelenamenti, completamente??
    Nessuna giustificazione ci puo essere per il divieto di uscire da soli in orari e luoghi isolati.
    Non dimentichiamo neppure i 49000 morti all’anno per errori ospedalieri. Tutti dati istat, ma ormai non serve elencarli, tanto il gregge non li capisce, capisce solo il tag

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