Coronavirus: caos rientri, le regioni si dividono. Cosa accade per chi parte e chi rientra?

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Controesodo e coronavirus. Attese fiume per i traghetti dalle isole, navi bloccate in porto, code infinite per i tamponi negli aeroporti. Nel penultimo weekend di agosto l’Italia fa i conti con i primi rientri dalle vacanze e disagi diffusi per i controlli nell’intento di scongiurare una seconda ondata di pandemia. Se rientrano le polemiche sui tamponi effettuati negli aeroporti – secondo le lamentele di alcuni non erano fatti a tutti – c’è adesso il caso dei rientri dalla Sardegna. Solo il Lazio registra un record di contagi (215 nuovi casi) dall’inizio dell’epidemia nella regione di cui il 61% sono di rientro dall’isola.

Lo scrive Repubblica.it . A Civitavecchia è stato allestito il drive-in per il ritorno dei vacanzieri che sbarcano nel porto in arrivo da Grecia, Spagna, Croazia, Malta. Ma la richiesta è di far eseguire i test ai passeggeri dei traghetti diretti all’hub marittimo all’imbarco dalla Sardegna. “Sono in prevalenza giovani e asintomatici – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato suggerendo che “in questa fase il tema non sono né le ospedalizzazioni, né le terapie intensive che sono assolutamente sotto controllo e non danno alcuna preoccupazione, ma bloccare tempestivamente le catene di trasmissione rintracciando gli asintomatici ed evitare che venga diffuso il virus in ambito familiare”.

 

Intenso il controesodo registrato a Messina con auto in attesa per circa due-tre ore per imbarcarsi sulle navi dirette a Villa San Giovanni in Calabria. Già dall’alba si sono formate lunghe code di auto e mezzi di vacanzieri di ritorno, mentre centinaia di persone si sono accalcate per le partenze di aliscafi e traghetti di collegamento con le isole Eolie. A Genova un traghetto proveniente da Barcellona è rimasto bloccato per un caso sospetto a bordo, sottoposto a tampone. Dopo 5 ore di attesa, è arrivato l’ok per lo sbarco dei passeggeri.

Le preoccupazioni riguardano anche gli spostamenti interni. Il nuovo balzo dei contagi registrato ieri (947 nuovi casi di Covid-19, mai così tanti dal 14 maggio) fa riaprire il dibattito su mobilità e ripresa della scuola, le questioni più calde che il governo si troverà ad affrontare per garantire un ritorno alla normalità.Bonaccini: “No al blocco tra regioni”
A sollevare la questione del blocco degli spostamenti da una regione all’altra è stato De Luca che ieri ha lanciato l’idea, per ora scartata dal governo, durante una delle sue dirette Facebook destinata a far discutere. “A fine agosto – ha dichiarato live contando i 68 contagi in più nella regione – vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione della mobilità intraregionale. Lo decideremo tra 15 giorni con grande determinazione, salvo i casi di motivi di lavoro o di salute. Ci regoleremo anche sui contagi nel resto d’Italia

 

L’aumento dei contagi allarma, replica oggi il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini dal Meeting di Cl, ma non al punto da considerare valida l’ipotesi di attuare un nuovo blocco della mobilità italiana per scongiurare un’altra ondata di coronavirus. “Dopodiché – dice Bonaccini – si segue sempre l’evoluzione del virus e poi si discute tra Regioni e Governo. Bisogna sempre tenere monitorata la situazione perché quelli che parlano il giorno dopo mi hanno sempre fatto abbastanza pena”.

“E’ in evidente stato confusionale: sparge paura per fini elettorali”, ha commentato ieri l’ex governatore Stefano Caldoro, candidato alla presidenza regionale per il centrodestra, d’accordo con Bonaccini. “Per ora mi pare che la situazione, pur in crescita, sia ancora sotto controllo. Rispetto agli altri Paesi europei, siamo il Paese che sta arginando meglio la pandemia è vero, si è abbassata molto l’età media dei positivi seppure sono casi meno gravi di quando, mesi fa, avevamo i reparti di terapia intensiva pieni. Ma bisogna stare molto attenti ed evitare di dire che il virus è sconfitto: non lo sarà finché non avremo un vaccino”, conlude il presidente dell’Emilia-Romagna

9 Commenti

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  • Accade che bisogna cioncare in casa e basta vacanze che avete fatto abbastanza danni

  • Per l’irresponsabilta’ di coloro che non sono proprio capaci di rinunciare alle proprie vacanze nemmeno per un anno o di consumarle all’interna della propria regione e penso alla Campania che
    offre posti di sraordinaria bellezza noi tutti dovremmo sopport
    are nuovamente la chiusura della nostra regione con incalcolabili danni economici ed affettivi.Tutto cio’non puo’ essere accettato.la liberta’ strafottente di pochi non puo’danneggiare la necessaria liberta ‘di tutti quelli che dotati di etici valori hanno rinunciato per il bene di tutti e soprattutto dei propri parentu piu’ anziani alle sospirate vacanze. Il governatore

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  • Per colpa di pochi irresponsabili che non hanno ne’ voluto.ne’ saputo rinunciare nemmeno per un anno alle loro sospirate vacanze all’estero o alle mete piu’ gettonate dell’isola sarda mettendo a repentaglio la salute di tutti ed anche vergognosamente quella dei propri parenti piu’anziani noi tutti che siamo eticamente rimasti in Campania dovremmo sopportare ancora una volta la chiusura dei nostri confini regionali come paventa il nostro governatore con i conseguenti gravi danni alle attivita’alberghiere e commerciali gia.tanto provate. Il governatore DE LUCA faccia rispettare le regole gia’esitenti attraverso la collaborazione di prefetti e quetori senza mettere in ginocchio la Campania e spezzare catene di affetti per ancora un tempo indefinito. La mia libert’ non puo’essere limitata per l’incapacita’ o la non volonta’di chi ci governa di far rispettare poche ed elementari regole salva vita. anonimo1954

  • Per colpa di pochi irresponsabili che non hanno ne’ voluto.ne’ saputo rinunciare nemmeno per un anno alle loro sospirate vacanze all’estero o alle mete piu’ gettonate dell’isola sarda mettendo a repentaglio la salute di tutti ed anche vergognosamente quella dei propri parenti piu’anziani noi tutti che siamo eticamente rimasti in Campania dovremmo sopportare ancora una volta la chiusura dei nostri confini regionali come paventa il nostro governatore con i conseguenti gravi danni alle attivita’alberghiere e commerciali gia.tanto provate. Il governatore DE LUCA faccia rispettare le regole gia’esitenti attraverso la collaborazione di prefetti e quetori senza mettere in ginocchio la Campania e spezzare catene di affetti per ancora un tempo indefinito. La mia libert’ non puo’essere limitata per l’incapacita’ o la non volonta’di chi ci governa di far rispettare poche ed elementari regole salva vita. anonimo1954

  • ma tutte le mine vaganti di clandestini che circolano da tutte le parti chi cazzo li controlla.

  • Dopo i giovani della movida arriva il nuovo nemico : i vacanzieri. Non vuoi andare in vacanza? Fai bene testicolino, rimani a casa, ma non rompere se gli altri vogliono andarci.

  • Vedo difficile che a Civitavecchia attraccano navi da Croazia e Grecia… un po’ di geografia..
    Riguardo i commenti precedenti, siete dei patetici giradischi inceppati, ripetete la solita plessi che vi hanno insegnato, alzandovi sulla sedia come si fa il 25 dicembre.
    Voi e sti anziani, voi e chi fa le vacanze…

  • La libertà di fare le meritate vacanze in qualsivoglia posto è per me irrinunciabile, altro discorso è farle in sicurezza mantenendo rigidamente le regole legate alla pandemia. Il resto è solo invidia sociale

  • vorrei capire questo, se non viaggiate e ve ne state gia’ in casa per fatti dei vostri cosa vi importa della chiusura della regione? Se la gente non viaggiasse, non sarebbe esattamente uguale alla regione/citta’ chiusa?

    Ma quando parlate vi ascoltate? Allora a te che ti lamenti di me che vado in ferie rispondo, io mi lamento di te che guardi barbara d’urso e fomenti questo stato d’ ignoranza. Io mi lamento di chi lavora per quattro soldi perche’ lui si accontenta, io mi lamento di chi paga prezzi esorbitanti negli affitti perche’ non ha altre soluzioni dice..

    Se vuoi cambiare il mondo, devi cambiare tu.

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