I temi della sostenibilità si confermano prioritari (di Tony Ardito)

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Da quanto emerge dalla ricerca #WhoCaresWhoDoes sulla Sostenibilità e le preoccupazioni ambientali della Growth from Knowledge (azienda leader nell’analisi di dati), un numero crescente di consumatori sta modificando i propri comportamenti per effetto della crescente sensibilità ai temi ambientali.

A livello europeo, una famiglia su tre (35%) ha smesso di acquistare determinati prodotti e/o servizi a causa del loro impatto negativo sull’ambiente o sulla società. Oggi più che mai la sostenibilità e l’attenzione per la salvaguardia del pianeta sono in cima alle preoccupazioni dei consumatori.

In Italia, il 30% dichiara di evitare i prodotti con imballaggi in plastica e il 36% ha smesso di acquistare certi prodotti e servizi a causa del loro impatto negativo; una percentuale che sale al 65% per il segmento degli Eco Active, che comprende i consumatori più ingaggiati dalle tematiche ambientali.

Gli italiani sono in media ben disposti anche ai temi del riciclo e dichiarano di riciclare molto di più rispetto alla media mondiale. Dalle ricerche GfK emerge però che per il 58% delle famiglie è ancora poco chiaro cosa succede ai prodotti quando vengono riciclati. Un aspetto altresì importante è quello degli imballaggi: oltre la metà delle famiglie nostrane si aspetta che le aziende mettano a disposizione confezioni fatte da materiale riciclabile al 100%, di materiali alternativi alla plastica o di plastica biodegradabile.

Guardando invece alle categorie di prodotto dove gli shopper ritengono di avere un’influenza maggiore in termini di sostenibilità, per l’Italia troviamo ai primi posti l’home e il personal care; a livello europeo, invece, si piazzano in cima alla classifica frutta e verdura.

Nel 2019, quando è stata lanciata la ricerca GfK #WhoCaresWhoDoes, sembrava che le tematiche green fossero importanti anzitutto per i più giovani, i quali si stavano attivando a livello globale con il movimento “Fridays for Future”. Quest’anno il mondo si è trovato a combattere con una pandemia; ciononostante, pure nel 2020 l’ambiente è rimasto in cima alle preoccupazioni dei consumatori. Ancora una volta sono i ragazzi a marcare la differenza, indirizzando i consumi delle famiglie verso un approccio più sensibile alle tematiche ambientali.

In Europa i responsabili degli acquisti famigliari vengono influenzati nelle loro scelte principalmente dai figli (45%), seguiti dagli amici (42%), dal coniuge (37%) e dai genitori (19%). Le opinioni dei membri più giovani delle famiglie contano più di quelle dei politici (14%), dei media (13%) e delle celebrità (9%). Di conseguenza, per produttori e retailer oggi è ancora più importante tenere conto dell’orientamento delle nuove generazioni rispetto alle tematiche ambientali per impostare le proprie strategie di crescita future.

Tony Ardito

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